“È urgente rendere obbligatoria l’educazione all’affettività e al rispetto delle differenze in tutti i cicli scolastici coinvolgendo le competenze e i centri antiviolenza, questa è la strada. Per cui, ci preoccupa vedere che il ministro Valditara nomina dei garanti per i suoi progetti, solo facoltativi, e poi non è in grado nemmeno di andare avanti su quei progetti”: c’è delusione nelle parole della segretaria del Pd Elly Schlein dopo la decisione del ministro Giuseppe Valditara, a seguito delle proteste pubbliche espresse dagli alleati leghisti e da Fratelli d’Italia, “di non attivare l’incarico di garanti del progetto ‘Educazione alle relazioni’ a suor Monia Alfieri, Anna Paola Concia e Paola Zerman” con “il progetto che” da adesso in poi “andrà avanti senza alcun garante”.
Parlando a margine della fiera Più libri più liberi, la numero uno del dem ha ricordato che “sono passati pochi giorni dai funerali di Giulia Cecchettin e risuonano nelle nostre orecchie le parole di suo padre che chiamano alla responsabilità tutte le istituzioni e le forze politiche perché lavorino sulla prevenzione, invece abbiamo visto altra violenza di genere, altri femminicidi, altri stupri”.
Schlein ha tenuto a dire che il Partito democratico continuerà a dare la “disponibilità a lavorare insieme su una legge che renda obbligatoria in tutti i cicli scolastici l’educazione all’affettività e al rispetto delle differenze”, perché “dobbiamo intervenire prima che si radichi quell’idea violenta e criminale di un possesso di un controllo sul corpo e sulla vita delle donne”.