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I lavoratori Co.co.co con funzioni Ata nella scuola puntanno sulla legge di stabilità

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Nelle mani dei Senatori la speranza di 900 lavoratori CoCoCo scuola DM 66/2001, su base nazionale, che da più di un decennio svolgono funzioni di assistente amministravo nella scuola. Il loro futuro è legato alla legge di stabilità di prossima approvazione e lanciano una campagna di informazione nei confronti dei politici per denunciare la palese ingiustizia che vivono quotidianamente a causa di atti amministrativi errati e contraddittori.

Questi lavoratori, provenienti dagli Enti Locali, prestano la loro attività presso le scuole statali dove hanno il posto in organico accantonato così come stabilito dalle norme in essere. Varie promesse verbali di stabilizzazione si sono susseguite nel tempo, ma nei fatti nulla.

Oggi si registra quindi il mancato rispetto di impegni presi dal Ministero della Pubblica Istruzione, contenuti in verbali redatti alla fine di tavoli tecnici alla presenza di rappresentanti del Governo e dalle organizzazioni sindacali della scuola, circa la stabilizzazione di questo personale Co.Co.Co. Nella lettera che i lavoratori hanno inviato a tutti i Senatori di tutte le forze politiche è anche allegata la proposta emendativa che, come viene evidenziato, non comporta spesa aggiuntiva nel bilancio dello Stato, anzi determina una progressiva economia di bilancio.

La nota, promossa dal “Comitato dei Lavoratori CoCoCo Scuola” vuole anche essere una sorta di denuncia pubblica della ingiustizia in atto e della disparità di trattamento tra precari pubblici con stessa funzione e medesima mansione. Vuole anche essere una richiesta di giustizia, d’attenzione e di d’intervento; un grido di rispetto delle regole, un grido di rispetto della costituzione.

Dopo 14 anni di contratto di cococo, più 5 da LSU e 7 da art. 23 questi lavoratori, padri di famiglia, non possono ancora essere considerati precari di serie B. Per porre rimedio a tutto ciò i lavoratori chiedono una graduale assunzione nell’ambito dei piani annuali per l’assunzione del personale scolastico fino ad esaurimento del bacino, nel rispetto dell’invarianza della finanziaria, partecipando alle procedure concorsuali secondo criteri e modalità previste dalle norme in essere.