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Aldo Capitini, il Gandhi italiano, sarà ricordato a Ivrea da studenti e docenti di un istituto tecnico

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Il prossimo 23 dicembre ricorrono 124 anni dalla nascita di Aldo Capitini, filosofo, educatore e politico che nei “ruggenti” anni ’60, mentre nelle scuole e nelle fabbriche si moltiplicavano occupazione e manifestazioni “contro i padroni” e “contro il potere accademico”, riuscì a spostare il dibattito sui temi della pace e della non violenza.
Nel 1961 egli ebbe anche la straordinaria intuizione di “inventare” una iniziativa nazionale (la “Marcia della pace Perugia Assisi”) che nel corso degli anni si è confermata momento di incontro di giovani, intellettuali e politici di ogni schieramento.
Il suo impegno per la pace e per la non-violenza fu talmente significativo che egli si meritò anche l’appellativo di “Gandhi italiano”
Ogni anno non mancano incontri e convegni per ricordare la figura del grande Maestro, ma quella che promossa dall’Istituto “Cena” di Ivrea ha si segnala per una particolarità.
La scuola è un istituto tecnico nato negli anni ’90 dalla fusione due scuole preesistenti: un istituto per ragionieri e un istituto per geometri.
E qui entra in ballo Capitini perché proprio a lui era intitolata la scuola per geometri che era ospitata in un edificio storico nel cuore della città medievale.
Dopo la “fusione” le sedi delle due scuole vennero spostate e con la fusione si perse anche il nome di Capitini.
Ora l’istituto, grazie anche alla collaborazione della associazione Gessetti Colorati di Ivrea, ha deciso di promuove una importante iniziativa per ricordare agli studenti e ai docenti di oggi (ma anche alla cittadinanza) la storia del “Capitini”.
Ci sarà anche un concorso rivolto agli studenti che potranno sviluppare una ricerca sulla storia della scuola.
Nella mattinata del 19 dicembre il programma verrà presentato pubblicamente nel corso di un convegno al quale porterà un importante contributo il nostro collaboratore Aluisi Tosolini, coordinatore nazionale della Rete delle scuole per la pace.