Gli ex studenti del Liceo Classico Galileo di Firenze torneranno a maggio sui banchi per tradurre di nuovo la versione di latino (estratta al posto del greco) della prova della maturità: non sono stati però “convocati” solo gli allievi che hanno frequentato lo storico istituto di recente, ma anche in passato.
Si tratta della prima edizione di Rimaturità, iniziativa promossa dall’associazione ‘Amici del Galileo’ in collaborazione con la preside Liliana Gilli.
Già fissata la data dell’esame: il prossimo 14 maggio, alle ore 17, ovviamente nella sede storica della scuola in via Martelli, i candidati- volontari avranno a disposizione due ore di tempo per consegnare la traduzione e come al solito sul banco potrà esserci solo una penna nera e il dizionario accompagnato da due fogli protocollo timbrati dall’istituto liceale.
L’associazione Amici del Galileo raccoglie gli ex allievi del liceo classico fiorentino, che è tra i più antichi d’Italia.
Parliamo di uno degli istituti superiori più antichi del nostro Paese: il Galileo fu il primo Ginnasio della Toscana (1878) ed è stato frequentato in epoche diverse da personalità illustri, come per esempio Carlo Lorenzini detto Collodi ossia l’autore di Pinocchio, Giosuè Carducci, Gino Capponi, Giovanni Spadolini, Oriana Fallaci, Mario Luzi, Tiziano Terzani, Eugenio Garin, Margherita Hack e molti altri.
Sono due i livelli di difficoltà previsti dalla prova d’esame proposta da Rimaturità: nel livello base saranno gli allievi attualmente in corso a effettuare la rilettura degli elaborati di adulti ormai attempati; nel livello avanzato, invece, la correzione sarà fatta dai professori del liceo, ‘volontari’ per l’iniziativa.
I partecipanti alla ‘non competitiva’ potranno scegliere comunque se avere o meno il voto alla loro traduzione. Nell’organizzazione dell’evento sono stati coinvolti anche docenti universitari.
Rimaturità rappresenta la prima iniziativa di questo genere nel territorio toscano e, probabilmente, anche in tutta Italia.
Quello che è stato organizzato “è un modo per incrementare l’interesse verso le materie classiche – ha detto la dirigente scolastica Liliana Gilli durante la presentazione alla stampa – ci consente di far incontrare gli studenti di oggi con quelli di un tempo, che torneranno a provare l’emozione del compito e contemporaneamente il piacere di rientrare nelle aule nelle quali sono cresciuti”.
All’agenzia Ansa, la preside ha anche parlato di un secondo “scopo nobile: è grazie alla passione speciale degli ex allievi per la loro scuola, potremo accendere le luci anche sulla capacità formativa del liceo Galileo e di un indirizzo, quello classico umanistico, che ha saputo adattarsi ai tempi odierni e che oggi più che mai è in grado di preparare i nostri giovani alle sfide che affronteranno per il loro futuro”.