Un altro importante pezzo di cultura si schiera a sostegno di “Tornami in mente”: l’educazione giuridica ed economica non possono essere ignorate da una scuola che vogliala sua funzione di luogo di formazione di cittadini consapevoli.
Se il governo Renzi tiene fede all’ascolto sulla Buona Scuola, non potrà non considerare quanti a gran voce e a vario titolo hanno sostenuto la necessità che nella formazione di base di tutti gli studenti italiani fossero presenti discipline fondamentali come il diritto e l’economia.
Nessuno oggi è in grado di smentire il forte bisogno di una solida formazione alla legalità.
Nessuno può negare la forte necessità di avere minime conoscenze economiche per interpretare la realtà nella quale si vive.
Eppure la scuola non risponde a queste fondamentali esigenze.
Una Buona Scuola deve sapere che una parte significativa dell’identità delle generazioni future dipende da una formazione che investe su contenuti idonei a garantire un ruolo sociale attivo e cosciente.