Il dibattito in merito all’allestimento del presepe a scuola si è infiammato in questi giorni, dopo che si è saputo che Fratelli d’Italia ha presentato un disegno di legge al Senato per rendere questa pratica obbligatoria nelle scuole. Su X, molte persone parlano di “priorità” del Governo.
Presepe obbligatorio a scuola? Le reazioni
Sono in molti a ribadire la laicità della scuola e a sostenere che sono ben altri i problemi delle scuole italiane. Ecco alcuni commenti:
“Il riscaldamento può tranquillamente essere opzionale”.
“Lo sfondo delle scuole fredde e cadenti perché si pensa a migliaia di idee sciocche e populiste come questa anziché iniziare a metterle in sicurezza mi sembra l’ideale come ambientazione dell’evento”.
“Le insegnanti di mia figlia (infanzia) lamentano che con i recenti tagli non hanno soldi a sufficienza per acquistare materiale di rapido consumo. Qua si pensa a fà i presepi, quando scarseggiano pure i pennarelli. Che facciamo? Coloriamo con un pastorello??”.
“Scuole nelle quali ragazzini con disabilità vengono tenuti fuori perché ‘manca il sostegno'”.
“A scuola da me c’è un’uscita di sicurezza rotta da settembre e il bagno del pianterreno inagibile da un anno ma ehi… abbiamo il presepe”.
“Vogliono mettere il presepe obbligatorio nelle scuole. Invece la carta igienica è ancora facoltativa”.
“Ricapitolando, se sei un presepe meriti tutta l’attenzione e la protezione del Governo e di Fratelli d’Italia. Se sei un lavoratore a basso reddito no. Tocca forse diventare personaggi del presepe?”, ha detto Nicola Fratoianni (Avs).
“Ma dateci scuole decenti, insegnanti preparati e sereni, date continuità didattica e aiuto per chi ha bisogno del sostegno invece di blindare il presepe!”.
Bentornate priorità. #presepe #Meloni pic.twitter.com/brg6dyntL4
— Abolizione del suffragio universale (@AUniversale) December 20, 2023
L’INTERVISTA A RAFFAELE IOSA, ESPERTO DI INCLUSIONE
Presepe obbligatorio a scuola, cosa prevede il disegno di legge
Secondo il disegno di legge, contestato da alcuni sindacati e politici, “l’allestimento del Presepe, al pari della preparazione di recite e celebrazioni, non integra alcuna azione d’indottrinamento né, tantomeno, di proselitismo da parte dello Stato italiano e, certo, non determina alcuna discriminazione degli alunni – e delle rispettive famiglie – che osservano altre religioni”. L’obiettivo è quello di ricordare “il profondo significato di umanità e il rapporto che lega all’identità nazionale italiana» le festività religiose. Per i trasgressori scatterà “un procedimento disciplinare secondo le norme”.
A illustrare all’Adnkronos l’iniziativa è stata la stessa Mennuni, prima firmataria del ddl: “Da qualche anno assistiamo ad inaccettabili e imbarazzanti decisioni di alcuni organi scolastici che vietano il presepe nelle scuole o ne modificano l’essenza profonda modificando ad esempio la festa del Natale in improbabili festività dell’inverno per non offendere i credenti di altre religioni”, afferma la parlamentare.
Con la proposta di legge targata Fdi e firmata da molti parlamentari, “questo non sarà più possibile”. “È assolutamente fondamentale – ha rimarcato ancora Mennuni – salvaguardare e tutelare quelle che sono in fondo le nostre radici culturali che nel presepe hanno un altissimo esempio”.