È giusto che un rettore si ritrovi con lo stipendio annuale triplicato senza il consenso dell’istituzione universitaria per la quale opera? Secondo Valeria Patruno, coordinatrice di Link Politecnico, non ci sono dubbi: la risposta è negativa. Il riferimento, riportato dall’agenzia Ansa, è all’aumento da 36 a 121mila euro dello stipendio del rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino, approvato solo con una delibera del Consiglio di amministrazione.
“Non è una scelta contabile”
Anche se è vero che la decisione non fa altro che recepire gli adeguamenti stipendiali previsti dalla normativa nazionale, secondo la leader studentesca l’aumento sostanzioso non sarebbe stato discusso nemmeno “in Senato accademico. Questo passaggio – sostiene Valeria Patruno – avrebbe avuto un suo peso dato il valore politico che ha quell’organo, in questo caso totalmente svuotato ed esautorato della possibilità di esprimersi politicamente su una scelta che non è meramente contabile“.
“E’ una scelta che risulta non comprensibile – incalza la coordinatrice di Link Politecnico – e non condivisibile se inserita nel contesto economico e sociale in cui viviamo, che ha visto per anni dei netti tagli alla spesa pubblica e all’istruzione e che vede, in questa scelta, un allargamento del divario tra alcune figure apicali del Politecnico di Bari e la restante parte dei lavoratori dell’università”.
Piccoli incrementi nella Legge di Bilancio
Va ricordato, comunque, che nella Legge di Bilancio 2024, in via di approvazione definitiva, il Parlamento ha previsto l’incremento di 36 milioni di euro per le borse di studio destinate agli studenti universitari non abbienti o meritevoli.
Dalle Camere è arrivato anche il via libera al Fondo per l’Erasmus italiano con un investimento complessivo pari a 10 milioni di euro.