Non si fidano. I docenti e Ata più precari tra i supplenti, quelli che hanno stipulato da settembre contratti di breve durata, non sembrano dare credito alle promesse dell’amministrazione scolastica che ha pubblicamente detto di procedere con i pagamenti dal prossimo 18 gennaio. Hanno atteso mesi, in certi casi anche quattro, e ora mantengono qualche dubbio. Questi lavoratori della scuola che lavorano per brevi periodi, quasi tutte donne, hanno anche il pieno sostegno di chi è già di ruolo, tanto che a Firenze sono scesi anche in piazza assieme: sabato 13 gennaio si sono radunati sul ponte Santa Trinita e si sono lamentati pubblicamente per i ritardi dei pagamenti così da inviare “un segnale alle istituzioni”. I manifestanti, in servizio presso il liceo Machiavelli Capponi di Firenze, lo hanno espresso in modo civile, posizionandosi sul marciapiede, senza ostacolare il traffico dei veicoli né il transito dei pedoni.
“Questi ritardi nei pagamenti degli stipendi – ha riferito all’Ansa una Rsu dell’istituto toscano – accadono da anni ma si accentuano nei momenti di crisi economica come adesso, scaricando la difficoltà sulla fascia più debole di noi insegnanti, cioè i supplenti precari”.
La rappresentante dei lavoratori del liceo fiorentino ha aggiunto che “viene fatto sembrare che siano difficoltà una tantum ma invece ormai si tratta di una tendenza strutturata da anni”.
La lavoratrice ha aggiunto che “si pone un problema di dignità per i colleghi che svolgono la professione in modo intermittente” e che “oltre al ritardo, non sanno neanche quanti mesi dopo riceveranno lo stipendio”.
Il liceo Machiavelli Capponi di Firenze è formato da due plessi e vi lavorano una ventina di supplenti precari: anche se non arriva lo stipendio, comunque, hanno spiegato i manifestanti “rate di mutui e bollette da pagare ci sono ogni mese”.
Per questo, assieme ai colleghi già a tempo indeterminato, hanno contestato i ritardi “nella legalità”, che è anche, hanno fatto notare, “una lezione di educazione civica”.
I ritardi, però, dovrebbero essere arrivati al capolinea. L’amministrazione ha annunciato che l’11 gennaio vi sarà l’anticipazione dell’emissione speciale per il pagamento delle somme spettanti al personale destinatario di incarichi di supplenza breve e saltuaria. La data di esigibilità delle somme dovrebbe essere il 18 o 19 gennaio.
Un paio di giorni fa, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha confermato che i pagamenti dei supplenti con contratti di breve durata sono imminenti.
“Come avevamo annunciato – ha detto il ministro – , grazie alla sinergia e alla stretta collaborazione tra il MIM e il MEF, oggi NoiPA ha avviato la procedura di emissione straordinaria rendendo così disponibile il pagamento delle supplenze brevi ancora pendenti per un volume finanziario pari a circa 300 milioni di euro”.
“L’esigibilità dei pagamenti – ha continuato il numero uno del dicastero bianco – sarà a partire dal 18 gennaio e riguarderà tutti i ratei pregressi del 2023, compresi gli emolumenti del mese di dicembre che sono stati autorizzati dalle scuole”.
“Inoltre, facendo seguito alle numerose interlocuzioni avvenute nei mesi scorsi fra la struttura del Ministero dell’Istruzione e del Merito, quella del Ministero dell’Economia e di NoiPA, il Ministero è impegnato a elaborare una soluzione strutturale per risolvere definitivamente il problema della regolarità temporale dei pagamenti che da troppi anni si ripresenta e che in passato ha persino evidenziato ritardi ancora maggiori di quelli registrati in questi mesi”, ha concluso Valditara.