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Corso di greco antico per adulti curiosi in un liceo, 70 iscritti in pochi giorni. Le docenti: “Non ce l’aspettavamo”

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Non si finisce mai di imparare: questo è il mantra di un liceo classico di Genova che, come riportano Ansa e La Repubblica, ha organizzato un corso di greco antico rivolto agli adulti. “Corso di greco antico per adulti curiosi”, questo il nome del progetto, che sta riscuotendo molto successo.

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L’idea è di tre docenti. Gli iscritti, a pochi giorni dal lancio del progetto, il 10 gennaio scorso, sono già settanta. “Abbiamo dovuto chiudere le iscrizioni, non ci aspettavamo un tale entusiasmo – racconta soddisfatta la professoressa che ha dato il via al progetto “Non è mai troppo greco” con le colleghe – E ci sono altrettanti iscritti già per il prossimo anno”.

Le lezioni sono un’ora e mezza di lezione a settimana, da gennaio a maggio: una parte dedicata alla grammatica per poi passare agli esercizi (con la correzione in classe) e alla letteratura. In aula tra i “greconauti”, come vengono chiamati gli allievi, ci sono tanti over 40 ma anche diversi ottantenni pronti a rimettersi sui libri. 

“Il greco è un patrimonio che non possiamo perdere”

“Il pubblico è molto variegato – continua la docente – Ci sono tanti nostalgici che hanno studiato greco al liceo e vogliono riprendere da dove hanno lasciato ma anche diversi neofiti incuriositi da una lingua tanto antica quanto attuale. C’è un’esigenza diffusa di bellezza, una lotta all’approssimazione del mondo contemporaneo. Anche chi l’aveva già studiato, dopo tanti anni, si è accorto di aver bisogno di un ripasso – racconta – Per la seconda lezione ripartiremo dall’Iliade in lingua originale con la traduzione a fianco”.

“Ci siamo accorti di un interesse crescente anche da parte degli adulti. Da qui è partita l’idea di organizzare un vero e proprio corso – conclude – Il greco è un patrimonio che non possiamo perdere. Il timore è quello che in una società sempre più approssimativa non si riconosca più l’importanza di una lingua attualissima che apre la mente, alla base delle scienze, della critica cinematografica e della comunicazione”.

Il greco antico su TikTok

Il greco antico, lingua da molti considerata morta, polverosa, addirittura inutile è diventato qualche mese fa di tendenza tra i giovanissimi utenti di TikTok. Il motivo? Tra i trend è balzato uno stralcio di una canzone del 2019 un cui verso recita: “Non capiscono, parlo greco antico”. La frase in questione è diventata praticamente un modo per vantarsi di aver studiato e di conoscere qualcosa di difficile, di incomprensibile ai più. Ma andiamo per ordine.

La canzone in questione si intitola Romeo‘ ed è cantata dalla cantautrice e attrice Margherita Vicario. Ecco la parte del brano che sta spopolando: “Non capiscono, parlo greco antico Άνδρος κακώς πρασσοντος εκποδών φίλοι’, C’hai paura, ho fatto il classico, Te a malapena distingui un accento grave da un apostrofo”.

La rivincita dei classicisti

Questa frase, su cui si sono aperte vere e proprie disquisizioni, è diventata una sorta di slogan per moltissimi studenti del liceo classico che lo stanno usando per vantarsi di conoscere la lingua. Il suo uso si è trasformato in trend per parlare di argomenti o temi difficili che si conoscono grazie ai propri studi. Insomma, praticamente questa canzone ha trasformato la percezione dei classicisti e, in generale, degli studiosi e dato nuova vita alle “lingue morte”. Quasi quasi chi conosce il greco antico è diventato alla moda rispetto a chi non lo ha studiato.

C’è anche chi critica tutto ciò, e pensa che non bisogna vantarsi di conoscere qualcosa per non alimentare differenze tra scuole di serie A e di serie B.