“Con nota prot. 269 del 25 gennaio 2024, il Ministero dell’istruzione e del merito invita le Istituzioni scolastiche secondarie di primo e secondo grado a partecipare agli Stati Generali della Natalità, manifestazione finalizzata alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica in merito alle problematiche legate alla denatalità e alle relative auspicabili soluzioni. L’evento si svolgerà nei giorni di giovedì 9 e venerdì 10 maggio 2024, in orario antimeridiano, presso l’Auditorium della Conciliazione di Roma”.
Fin qui, nulla da osservare. La polemica sboccia negli allegati, allorchè il funzionario, a nome del ministro, scrive: “Gli studenti potranno diventare protagonisti attraverso riflessioni relative a una tematica che interessa il loro avvenire: “Esserci, più figli, più futuro””
Infatti immediato il riferimento alle battaglie mussoliniane per il grano e per i figli da dare alla Patria nel ventennio fascista anche se, viene subito precisato, la circolare contiene un errore di punteggiatura.
La frase esatta è: “Esserci: più giovani, più futuro”. Due punti cha anno scatenato le osservazioni vibrate delle associazioni degli studenti che subito, racconta Il Manifesto, fanno sapere: “L’edizione dello scorso anno era fondata sul binomio donna-madre, utile solo a dare spazio in contesti istituzionali a pro life e antiabortisti”, con lo scivolone del ministro Lollobrigida che aveva parlato di “tutela dell’etnia italiana”. In ogni caso, sottolineano gli studenti, il ministro “sbaglia se immagina di convincere le nuove generazioni ad avere figli attraverso convegni, serve stabilità economica e sociale”. Che ci sembrano parole sagge.
C’è tuttavia da sottolineare che la prima circolare sul tema della denatalità era stata inviata 3 anni fa dal ministro Patrizio Bianchi.