Sulla sperimentazione della nuova filiera tecnologico-professionale (4+2) è intervenuto anche il Presidente del Comitato nazionale ITS Academy e Consigliere INDIRE, Francesco Manfredi.
“Oggi, con la sperimentazione del ciclo di 4 anni, il primo pezzo della nuova filiera formativa tecnologico-professionale che si completa con i percorsi biennali offerti dagli ITS, i nostri percorsi di istruzione e formazione professionale e tecnica sono in grado di cogliere tre importanti obiettivi: guidare i giovani verso un orizzonte lavorativo più gratificante, motivante e coerente con le loro abilità e attese; accorciare i tempi di ingresso nel mondo del lavoro; colmare la carenza di professionalità denunciata dalle aziende e che, secondo le più recenti analisi, è quantificabile in un milione e mezzo di lavoratori nei prossimi quattro anni. Ecco perché invito le famiglie a valutare con grande attenzione questa nuova, importante opportunità di formazione specialistica, che permetterà ai nostri giovani di entrare da protagonisti nel mercato del lavoro.”
Tempi e modalità
Entro il 10 febbraio le famiglie hanno la possibilità di iscrivere i propri figli agli istituti aderenti alla sperimentazione della nuova filiera tecnologico-professionale, contenuta nella legge di riforma presentata dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, anche detta dei 4 anni + 2.
La nuova formazione tecnologico-professionale quadriennale si basa su percorsi formativi fortemente mirati all’inserimento nel mondo del lavoro, in grado di orientare e stimolare gli studenti a mettere a frutto le loro abilità e a trovare quelle motivazioni che spesso mancano quando manca un’idea su come e dove collocarsi professionalmente.
Il valore di questa novità emerge anche dall’esperienza e dai risultati conseguiti dagli ITS Academy, gli istituti tecnologici superiori, un sistema integrato a quello degli istituti tecnici e professionali, e che ha già saputo incrociare la richiesta di professionalità del mondo produttivo con percorsi di formazione in grado di soddisfarla, ottenendo un successo formativo e occupazionale straordinario: l’86,5% dei diplomati ha trovato subito un posto di lavoro, nel 93,6% dei casi coerente con il percorso di studi fatto, un risultato in linea con quanto avviene nei paesi europei più evoluti.