Un ragazzo di 16 anni di origini egiziane è morto questa mattina, martedì 27 febbraio, investito da un treno intorno alle 7.20, alla stazione di Felizzano, in provincia di Alessandria. Lo riportano i principali media, come Il Corriere della Sera.
Il giovane stava correndo, secondo le prime ricostruzioni, perché in ritardo per arrivare a scuola. Il ragazzo ha incautamente attraversato i binari ed è stato investito da un treno in corsa. Luca Cerri, sindaco di Felizzano, conferma: “Sembra stesse andando a scuola e che fosse in ritardo. Perciò ha attraversato sui binari”. In ogni caso, al momento non si escludono altre ipotesi.
Il ragazzo era in Italia da poco
“Siamo sconvolti – confida Stefania Guasasco, della Direzione area tecnico-sociale -. Sapevamo che seguiva le lezioni ad Asti, anche impegnandosi. Cercava una seconda possibilità in una vita, seppur breve, già difficile. Purtroppo non ce l’ha fatta”.
Il 16enne era arrivato a dicembre ad Alessandria, come minore straniero non accompagnato. Come spiegano dal Cissaca (Consorzio servizi sociali Alessandria) attraverso la Questura è stato subito predisposto un progetto mirato che lo riguardasse. Dopo una breve permanenza nella comunità per minori, proprio di Felizzano, è stato affidato a una famiglia.
Sul posto è intervenuta subito la Croce Verde ma ogni tentativo di salvargli la vita ma è stato inutile. Presenti anche carabinieri e polizia che stanno ricostruendo la dinamica dell’accaduto, e la Protezione civile.
Pochi giorni fa un ragazzo di 17 anni è stato investito da un tir
Proprio ieri abbiamo parlato di un caso simile. Ieri circa duecento studenti di un istituto socio sanitario di Sanremo assieme ai genitori hanno bloccato il traffico nella bretella stradale della frazione di Bussana, dove venerdì scorso è morto investito da un tir uno studente 17enne, mentre la sorella 15enne è rimasta gravemente ferita.
Malgrado l’allerta gialla per il maltempo e la pioggia battente i giovani hanno deciso di bloccare il traffico in segno di protesta. “Scuola come necessità, sicurezza come priorità’ e ‘andare a scuola è un percorso per la vita, non per la morte’: sono alcuni degli slogan sui cartelli mostrati dai manifestanti, che chiedono a viva voce “un autobus che li porti e li vada a prendere davanti all’istituto”, che sorge nella zona industriale di Valle Armea all”interno del mercato dei fiori, dove circolano parecchi mezzi pesanti.
Il conducente del tir, 56 anni, è stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale, omissione di soccorso e lesioni colpose. Oggi dovrà comparire davanti al gip del tribunale di Imperia per la convalida dell’arresto. Il tir non poteva transitare per quella strada, vietata ai mezzi con lunghezza superiore ai dieci metri, così come i due ragazzi che avrebbero dovuto imboccare la pista ciclopedonale una volta scesi dall’autobus.