Da ieri non si parla d’altro: il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ha fatto una gaffe in pubblico, parlando di Times Square come fosse una zona di Londra e non, invece, di New York. Da qui, era prevedibile, un fiume di meme, articoli satirici e polemiche.
Tutto è successo ieri, come riporta La Repubblica, quando Sangiuliano ha presentato la nuova passeggiata archeologica di Roma, dicendo che si tratta di un luogo che identifica la città di Roma come altre vie e piazze identificano altre città: “Se pensiamo a Parigi, pensiamo agli Champs-Élysées, se pensiamo a Londra pensiamo a Times Square….”. Quest’ultima, come è noto, si trova New York.
La giustificazione di Sangiuliano
Il ministro ha poi commentato: “Nel ricordare luoghi iconici di alcune città durante una risposta ad un gruppo di giornalisti, tra i quali anche il corrispondente del Times, ho messo insieme New York con una delle piazze più famose della capitale inglese, Piccadilly Circus, non a caso chiamata la Times Square di Londra. L’emozione fortissima vissuta nel presentare questo grande progetto e la risposta al collega del Times hanno avuto su di me, per un’istante, l’effetto di ‘spostare’ la piazza delle mille luci di New York addirittura sulla riva del Tamigi. Da domani, leggendo il Times con la solita attenzione, sorriderò per questo scambio di piazze che l’effetto ‘passeggiata nella storia’ può generare anche a chi, per professione, da giornalista prima e da rappresentante del governo adesso, è tenuto ad evitare anche lapsus durante un evento pubblico”.
Non è la prima volta che un politico fa una gaffe “geografica”: basta pensare a Matteo Salvini, leader della Lega e oggi vicepremier, che nel 2020 ha parlato di Madrid come fosse una città portuale, cosa non vera. Lo stesso ministro Sangiuliano, poi, non è nuovo ad affermazioni che hanno fatto discutere.
Basta pensare alle sue parole in merito a Dante, da lui chiamato “poeta fondatore del pensiero di destra”, o all’ammissione di non avere letto i libri del Premio Strega per cui ha votato.
Geografia a scuola, quali criticità?
Ma torniamo alla geografia. Sono molti coloro che pensano che sia una disciplina che non viene insegnata bene nelle scuole, e i risultati, secondo alcuni, si vedono. A gennaio scorso un insegnante di geografia in servizio in un istituto scolastico superiore statale di Roma ci ha scritto dicendoci che le lacune geografiche nella formazione degli studenti sono sempre più comuni.
“Bisogna muoversi, se non vogliamo avere generazioni di nuovi schiavi informatici che chattano a mille all’ora tra una faccetta e l’altra, e non sanno trovare Napoli su una semplicissima carta geografica”, queste le sue parole.
Anche il comico Gianluca Colucci, in arte Gianluca Fru, membro del gruppo The Jackal, molto famoso sui social, di cui fanno parte anche Ciro Priello e Aurora Leone, ha parlato di geografia a scuola. Fru ha pubblicato un libro recentemente riguardante una sua passione inusuale: le bandiere degli stati del mondo.
“Mi piacerebbe che a scuola si tornasse a insegnare geografia come si deve. So che è facile criticare il sistema scolastico e non ci si rende conto di quanto sia difficile insegnare, ma sarebbe interessante se si trattasse in modo diverso una materia talmente ricca e pratica che può cambiare la vita dei ragazzi, specie di quelli relegati in contesti periferici. Possono sognare toccando con la mente nazioni esotiche e lontane”, ha detto.