La scuola dell’autonomia è diventata un centro direzionale dove i docenti sono chiamati a svolgere molte funzioni oltre quella principale che dovrebbe essere quella di insegnare. Una delle lamentele più diffuse dei docenti è quella che tra PCTO, Orientamento, Invalsi e viaggi di istruzione, resta veramente poco tempo per fare le lezioni, le verifiche scritte e orali. In buona sostanza è veramente difficile svolgere i programmi delle singole discipline e garantire un vero apprendimento.
Ecco quante ore vengono tolte alla didattica
In una settimana di lezioni si perde per i viaggi di Istruzione, almeno 30 ore l’anno (per gli ultimi tre anni di scuola secondaria di II grado) si dedicano per svolgere i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento. È bene ricordare che il PCTO è un percorso obbligatorio ed è previsto dalla legge, in tantissime scuole viene svolto nelle ore curricolari al posto delle ore di lezione. Altre 30 ore di lezione vengono dedicate all’Orientamento, come stabilito normativamente dall’introduzione dei docenti tutor.
È utile ricordare che ai sensi dell’art. 3, commi 2 e 3, del D.Lgs. 14 gennaio 2008, n. 21, così come modificato dalla Legge di bilancio 2023, le scuole secondarie di primo e di secondo grado sono chiamate a svolgere nel corrente anno scolastico, 2023/2024, attività curricolari di orientamento per non meno di 30 ore, che dovranno essere documentate nel SIDI per poi essere trasferite nell’e-Portfolio delle competenze di ciascun studente.
L’obbligo del Test Invalsi somministrato agli studenti è un’altra attività che viene svolta nelle ore curricolari. In buona sostanta tra PCTO, Orientamento e Invalsi vengono sottratte altre due settimane di lavoro per lo svolgimento del programma definito in sede di programmazione di inizio anno scolastico.
Già dalla quarta classe della secondaria di II grado, gli studenti cominciano a fare numerose assenze per svolgere i test di ammissione alle varie Università, i vari Tolc che provano e riprovano per più facoltà e più Università.
Allerta meteo e altre attività
Se si tiene conto che ogni anno le scuole restano chiuse per qualche evento di allerta meteo e le lezioni vengono sospese per uscite didattiche e le assemblee studentesche, diventa comprensibile la lamentela degli insegnanti per la grande perdita di ore di lavoro per lo svolgimento delle ordinarie attività curricolari.