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Matematica, per troppi studenti è una materia arida, ripetitiva e ostile. C’è un modo per renderla più attrattiva: 300 esperti riuniti a Pistoia

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“Purtroppo le studentesse e gli studenti italiani nella matematica risultano ancora non all’altezza delle aree più avanzate e innovative d’Europa e del mondo: eppure la disciplina è definitivamente promossa, in ogni area del mondo, da specifica a struttura cognitiva fondante per lo sviluppo e la piena realizzazione delle potenzialità individuali di ogni cittadino”. A sostenerlo è stato Ezio Menchi, vicepresidente di Fondazione Uniser Pistoia, che insieme a Fondazione Caript ha promosso il convegno nazionale “Ricerca in pratica: la ricerca in didattica della matematica per la scuola“, in programma il a Pistoia 17 e 18 maggio prossimi.

Nella città toscana confluiranno i massimi esperti italiani nella didattica della matematica: in 300, fra professori universitari ricercatori, insegnanti, dottorandi di tutta Italia che si occupano dell’insegnamento e dell’apprendimento della matematica, si ritroveranno in sessioni plenarie al teatro Bolognini e laboratori alla scuola ‘Angelo Roncalli’.

Il convegno approfondirà il modo in cui la matematica viene insegnata e come può essere più attrattiva per i giovani grazie a nuove metodologie, linguaggi, percorsi, contenuti più significativi e motivanti. Anche di carattere laboratoriale.

“Si tratta di un’iniziativa di formazione e sviluppo professionale per dare un nuovo volto all’insegnamento della matematica – ha aggiunto Menchi -, superando la percezione storica di una materia arida, ripetitiva, ostile, per buona parte delle studentesse e degli studenti”.

“L’iniziativa ha ottenuto un enorme interesse anche in questa seconda edizione – ha spiegato Samuele Antonini, docente di matematica e informatica dell’Università di Firenze, oltre che membro del comitato scientifico dell’iniziativa – tanto che abbiamo dovuto chiudere le iscrizioni anticipatamente, avendo raggiunto il limite dei 300 iscritti, con presenze, oltre che da tutta la Toscana, anche da diverse altre regioni italiane, come Friuli, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna”.