La prossima settimana proseguirà in Commissione Cultura della Camera l’esame del disegno di legge che prevede modifiche importanti alle modalità di valutazione del comportamento degli studenti.
Un emendamento inserito mesi fa prevede anche che per la scuola primaria si debba fare ricorso ai giudizi sintetici anziché a quelli descrittivi introdotti all’epoca della ministra Lucia Azzolina.
Poco meno di un anno fa il Ministro Valditara aveva annunciato l’intenzione di introdurre nuove regole in materia di valutazione del comportamento e di renderle operative già da settembre 2023.
A conti fatti, però, per modificare il regolamento in vigore il Ministro ha dovuto passare attraverso un disegno di legge ordinario che, per essere approvato e per diventare operativo, necessita di una procedura alquanto complessa.
Adesso il provvedimento è quasi alle battute finali: in settimana in Commissione Cultura della Camera ci saranno due sedute nel corso delle quali verranno auditi diversi soggetti.
Martedì 21 sarà la volta della associazione professionale Proteo fare sapere, della Rete degli studenti medi, di Save the children e del Coordinamento genitori democratici.
Il giorno successivo toccherà ai sindacati del comparto scuola (FLC-CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, GILDA-UNAMS); quindi verranno auditi anche Centro interuniversitario di ricerca educativa sulla professionalità dell’insegnante e l’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici (ANDIS).
La Commissione audirà anche Raffaele Mantegazza, professore di Pedagogia dell’Università degli studi di Milano Bicocca e Francesco Magni, professore di pedagogia generale e sociale dell’Università degli Studi di Bergamo.
Nella settima successiva è probabile che la Commissione concluda i propri lavori mentre il passaggio definitivo in aula potrebbe essere fissato verso la metà del mese di giugno.
Poi ci saranno i tempi tecnici per la pubblicazione del testo di legge nella Gazzetta Ufficiale.
Come abbiamo più volte scritto, la legge, potrà diventare operativa solo dopo un ulteriore lungo passaggio amministrativo con l’adozione di un apposito regolamento per il quale il Ministero avrà 180 giorni di tempo.
A questo punto è fin troppo facile prevedere che le nuove regole non potranno entrare in vigore già a settembre 2024 e tutto dovrà essere rinviato all’anno scolastico 2025/26.