L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, sottoscritta il 25 settembre 2015 da 193 Paesi delle Nazioni unite, tra cui l’Italia, è un piano d’azione condiviso per garantire un presente e un futuro migliore al nostro Pianeta e alle persone che lo abitano. Sono stati, a questo scopo, definiti 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile da raggiungere entro il 2030. Il processo di cambiamento del modello di sviluppo viene monitorato attraverso il percorso svolto per raggiungere gli obiettivi e altri indicatori: rispetto a tali parametri, ciascun Paese viene valutato periodicamente in sede Onu e dalle opinioni pubbliche nazionali e internazionali.
Per dare un’ulteriore spinta ai processi di cambiamento, per fare in modo che le giovani generazioni acquisiscano un vero e proprio habitus mentale che orienti la loro vita verso scelte personali e collettive sostenibili per l’uomo e per l’ambiente, l’Osservatorio permanente Giovani Editori e Banco BPM, con la collaborazione del quotidiano “La Repubblica”, hanno messo a punto un progetto pensato per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, dal titolo “Diario dell’Agenda 2030”.
Per il momento sono solo tre le provincie italiane coinvolte: Milano, Verona e Bari hanno aderito all’iniziativa con 206 classi e circa 5.500 studenti coinvolti. Come riportato dall’edizione barese di “Repubblica”, il progetto – ancora in fase sperimentale – ha un obiettivo: promuovere tra i ragazzi l’importanza dell’impegno per il bene della comunità, perché è così che si contrasta l’indifferenza verso gli altri e il futuro e verso i temi della sostenibilità.
Dai 17 obiettivi previsti dall’Agenda 2030, gli organizzatori ne hanno estrapolati sei da sottoporre allo studio degli alunni: obiettivo 3, assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età; obiettivo 4, fornire un’educazione di qualità equa ed inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti; obiettivo 5, raggiungere l’uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze; obiettivo 10, ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni; obiettivo 11, rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili; obiettivo 16, pace, giustizia e istituzioni forti.
L’iniziativa è partita dalla formazione dei professori, che coordinano le attività degli studenti. A questo proposito, delle schede didattiche sono state messe a punto per analizzare i temi e proporre un’attività da svolgere in classe. Sono stati, inoltre, organizzati tre webinar di approfondimento sui sei temi scelti per quest’anno scolastico, aperti a tutti gli insegnanti e gli studenti delle scuole coinvolte nel progetto.
Cosa dovranno fare, concretamente i ragazzi? Intanto, studiare le sei schede didattiche (una su ogni obiettivo), poi discuterne con i docenti e infine redigere il diario. Per “diario” si intende un’analisi approfondita sul senso dell’Agenda 2030, su come, cioè, andare a vedere qual è l’impatto sul Pianeta degli obiettivi previsti. Non in maniera astratta, ma sul proprio territorio, sulla città in cui si vive, il quartiere, la scuola, i luoghi che si frequentano abitualmente. Ogni gruppo-classe partecipante dovrà in seguito pensare ad almeno due attività utili per il raggiungimento dell’obiettivo e, infine, raccontare un’attività che è stata davvero fatta e che è sembrata utile per raggiungere l’obiettivo.