Nel corso del prossimo Consiglio dei Ministri il Governo potrebbe approvare un corposo decreto legge sulla scuola finalizzato a garantire un regolare avvio dell’anno scolastico.
Le misure più importanti sembrano essere quelle dedicate al tema della formazione dei docenti specializzati per il sostegno.
L’obiettivo dichiarato è quello di risolvere l’annoso problema della inadeguata distribuzione dei docenti specializzati rispetto alle cattedre disponibili.
La questione, come è noto, è molto complessa ma – a leggere la bozza di decreto che sta circolando e la relazione accompagnatoria – la soluzione alla quale si sta pensando è piuttosto semplice (forse persino semplicistica).
L’articolo 1 del decreto stabilisce che la specializzazione potrà essere conseguita attraverso percorsi formativi attivati dall’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (INDIRE), oltre ai tradizionali percorsi universitari TFA (Tirocinio Formativo Attivo).
I “percorsi INDIRE” prevedono un minimo di 30 crediti formativi e potranno essere svolti anche in modalità telematica sincrona, fatta eccezione per le attività di tirocinio e laboratorio che richiedono la presenza fisica.
Il secondo comma dell’articolo 1 chiarisce che essi saranno destinati ai docenti che hanno maturato almeno tre anni di servizio su posto di sostegno nelle scuole statali o paritarie nei cinque anni precedenti.
criteri e le modalità di svolgimento dei percorsi TFA sostegno sono stati definiti dal decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 30 settembre 2011, aggiornato con il decreto del 8 febbraio 2019, n. 92. La nuova normativa intende dare continuità alla quota di riserva dei posti destinati ai precari triennalisti, riserva che era stata prevista fino al 31 dicembre 2024 dall’articolo 18-bis del decreto legislativo del 13 aprile 2017, n. 59.
Il comma 3 stabilisce che entro trenta giorni dall’entrata in vigore del decreto, il Ministro dell’Istruzione e del Merito dovrà definire i contenuti dei crediti formativi, il profilo professionale del docente specializzato, i requisiti e le modalità di attivazione dei percorsi, i costi massimi di iscrizione, l’esame finale e la composizione della commissione esaminatrice, includendo un componente esterno designato dall’Ufficio Scolastico Regionale (USR).
Infine, il comma 4 prevede che il Ministero dell’Istruzione e del Merito individuerà annualmente il fabbisogno di docenti specializzati per il sostegno didattico agli alunni con disabilità, in base alla programmazione degli organici delle scuole.
L’articolo 2 dello stesso decreto introduce misure per coloro che hanno conseguito presso una università estera un titolo di specializzazione sul sostegno e hanno pendente il procedimento di riconoscimento dello stesso ovvero hanno in essere un contenzioso relativo al medesimo procedimento.
Anche questi docenti, se, contestualmente all’iscrizione, presentano rinuncia ad ogni istanza di riconoscimento sul sostegno, potranno accedere a “percorsi Indire” che prevedono l’acquisizione di dieci crediti formativi.