“L’importanza della scuola” è fondamentale e “uno strumento potente come quello dell’educazione civica” deve insegnare “anche il valore dell’iniziativa economica, del lavoro, dell’impresa, della proprietà privata”: sono parole del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intervenuto il 29 maggio alla giornata di Confcommercio ‘legalità, ci piace’.
“Sono particolarmente sensibile a questo tema che si innesta nel tema più generale dell’educazione alla legalità”, ha detto Valditara rimarcando che “è la prima volta che compariranno in un corso di educazione civica” certi valori legati al lavoro e alle professioni.
” Serve una “nuova cultura che deve partire dai giovani – ha sottolineato -: la cultura dei doveri accanto alla cultura dei diritti. E affermare il rispetto delle regole, verso le persone, verso i beni pubblici e privati: la cultura delle regole è fondamentale altrimenti possiamo parlare tanto di legalità ma l’illegalità continua a trionfare”
Quindi, facendo riferimento al quadro normativo che il Governo sta cambiando, Valditara ha parlato delle “cattiva condotta” che “va sanzionata”, perchè “chi sbaglia paga, chi devasta beni pubblici deve rispondere di quello che fa. Chi rompe paga è un principio che ho affermato quest’anno, era un po’ desueto: si poteva devastare una scuola senza tante conseguenze. La scuola deve rilanciare la cultura delle regole”.
Sono cose che non sono “estranee al grande tema della legalità”, bisogna “partire dalla base, dai giovani”.
Ancora un esempio: “la lotta contro i diplomifici”. E serve “una scuola che valorizzi i talenti“, anche come opportunità “per togliere giovani dall’illegalità“.
A Confcommercio il ministro propone “un protocollo”, per “una testimonianza diretta”, perchè in tutte le scuole “ci sia consapevolezza su quanti danni abusivismo e contraffazione arrecano alle nostre imprese e al sistema Paese”.
Nella stessa giornata, il Ministro è intervenuto a un evento elettorale a Bari accanto al candidato sindaco del centrodestra, Fabio Romito.
“In questa città, in questa regione, il tema della legalità è oggi all’ordine del giorno ma – ha specificato – se vogliamo parlare correttamente di legalità dobbiamo ripartire dalle scuole e mettere “al centro il tema dei doveri accanto a quello dei diritti, della responsabilità individuale oltre che quella collettiva, dobbiamo rimettere al centro il tema della valutazione della condotta e il tema legato a una serie di misure che devono incidere sul comportamento di chi non rispetta le regole”.
“La legalità si ottiene soltanto educando al rispetto delle regole, al rispetto di una condotta corretta e anche dando ai giovani occasione di motivazione e di realizzazione dei propri talenti. Dobbiamo anche convincere le famiglie a mandare i figli a scuola, a non rubare ai propri figli il futuro e anche si questo punto siamo intervenuti” inasprendo le pene, ha concluso Valditara.