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La ministra dell’università e la Gdf firmano una intesa contro le frodi sugli alloggi e borse di studio

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Il Mur, il Ministero dell’Università e ricerca con la Guardia di finanza firmano una intesa contro le frodi in materia di diritto allo studio universitario, prevedendo nello stesso tempo nuove sinergie tra il personale e coinvolgendo anche gli enti per il diritto allo studio.

L’intesa nasce dal fatto che l’attività investigativa delle Fiamme gialle aveva fatto venire alla luce un consolidato sistema fraudolento che aveva consentito a oltre 300 studenti stranieri degli atenei dell’Emilia Romagna, di ottenere l’indebita assegnazione di borse di studio per un importo complessivo di circa un milione di euro. 

Dunque si è reso indispensabile, per garantire chi ha veramente bisogno delle borse di studio e acciuffare i fraudolenti,  la costituzione di un protocollo necessario anche per l’elevata attenzione che il Piano nazionale di ripresa e resilienza dedica sia alle borse di studio che agli alloggi universitari.

La collaborazione si sostanzierà in “costanti scambi informativi che permetteranno alla Componente speciale della Guardia di finanza di approfondire dati, notizie e altre informazioni qualificate, sviluppare progetti operativi e attivare i Reparti territoriali del Corpo per l’esecuzione di riscontri investigativi sul campo”. 

Tra i punti qualificanti dell’intesa c’è sia la possibilità per le Fiamme gialle di accedere alle banche dati ministeriali, sia l’impegno comune a organizzare incontri, seminari e interventi formativi, comuni nonché corsi di aggiornamento professionale riservati al personale.