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Abilitazione e specializzazione con 30 CFU: da sempre danno punteggio, perché non ora?

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In riferimento alle numerose proteste che in questi giorni stanno emergendo a seguito della pubblicazione all’O.M. del 16/5/2024 rispetto all’aggiornamento delle GPS e ALLE NUMEROSE RICHIESTE DI PUBBLICAZIONE DI ARTICOLI CON INFORMAZIONI NON VERITIERE ALLA STAMPA, noi Docenti ABILITATI ci troviamo nella posizione di dover difendere con evidenza la formazione che stiamo svolgendo da diversi mesi con orari sovraumani e un impegno di studio non indifferente.

Partendo dalla premessa che la professione del Docente (disciplinare o di sostegno) necessita di costante formazione e aggiornamento, abbiamo scelto consapevolmente di partecipare ai bandi di concorso emanati dalle diverse Università italiane a seguito del DPCM citato in oggetto. Comprendiamo la difficoltà di coloro che questa opportunità non l’hanno POTUTA (siamo a conoscenza che alcune classi di concorso non sono state attivate a causa, purtroppo, di scarso fabbisogno regionale) o VOLUTA cogliere (probabilmente per la scarsa informazione, per l’impegno oneroso richiesto sia dal punto di vista economico che di studio).

TUTTAVIA COME OGNI ORDINANZA EMANATA NEGLI ANNI PASSATI, l’abilitazione su materia ha sempre garantito un punteggio aggiuntivo in tutte le classi di concorso previste per ogni candidato, inclusa la classe di concorso sul sostegno. È possibile infatti fare riferimento alle due precedenti ordinanze degli anni precedenti (O.M. 60/2020 e O.M. 112/2022).

Diversamente da quanto le voci di corridoio sostengono in questi giorni, era già chiaro, nei mesi precedenti all’apertura del bando, che sarebbe stato possibile ottenere un punteggio aggiuntivo a seguito del conseguimento dell’abilitazione su materia.

È previsto un ulteriore punteggio sulle altre classi di concorso in quando la formazione che stiamo ricevendo dal sistema universitario, riveste delle aree trasversali che riguardano la globalità della professione docente e non una preparazione settoriale sulla disciplina specifica e curricolare. Sono previsti infatti corsi sulla valutazione per la costruzione pratica di griglie e strumenti necessari nella didattica, sulla progettazione didattica, sulle prassi inclusive e innovative e tanto altro. Questo non rappresenta una novità ma una caratteristica specifica dei percorsi di abilitazione.

Inoltre, riteniamo fondamentale dissociarci dalle illazioni che stanno emergendo in questi giorni rispetto alla serietà dei corsi che stiamo svolgendo in quanto abbiamo potuto constatare personalmente l’impegno con cui le Università li stanno erogando.

I ricorsi, le richieste di sospensione dei punti e tutte le altre mobilitazioni anche attraverso il supporto della stampa, NON HANNO SENSO E NON LO POSSIAMO ACCETTARE.

Molti docenti per 2 anni non hanno potuto caricare il TFA e sono andati in CODA perdendo opportunità lavorativa. In questo caso non c’è stata alcuna protesta.

Chiediamo di NON diffondere articoli che sostengono falsità in merito al percorso dei 30 Cfu andando contro la posizione dei docenti abilitati che con sacrificio hanno deciso di compiere un ulteriore traguardo nella loro formazione.

 I docenti ABILITATI E SPECIALIZZATI

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