Classi ghetto? Moretti (PD): “Scuola e docenti devono integrare gli studenti senza escluderli”

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Alessandra Moretti, membro del Partito Democratico, è stata recentemente riconfermata come europarlamentare.
Dal 2019 Moretti abita stabilmente a Bruxelles con i figli, in modo da essere presente con costanza ai lavoro europei, evitando il pendolarismo tra l’Italia e il Belgio.
In merito al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per l’Italia la parlamentare dem sostiene che, nonostante qualche ritardo e una certa preoccupazione riguardo alla spesa effettiva dei fondi entro il 2026, ci sono molti motivi per essere ottimisti e sottolinea l’importanza di progetti legati a infrastrutture, digitalizzazione, lotta al cambiamento climatico e formazione, in particolare per le materie STEM.
Quanto alla possibilità che l’Europa possa influire sullo sviluppo del nostro sistema scolastico, Alessandra Moretti ricorda che l’UE non ha competenza diretta sui sistemi educativi nazionali, ma può comunque offrire linee guida, fondi e programmi come Erasmus per promuovere l’istruzione.
E mette anche in evidenza come gli europarlamentari possano aiutare a far conoscere l’Unione Europea nelle scuole attraverso visite e sessioni informative.
Sulla questione della integrazione degli studenti stranieri Moretti segnala che l’Europa promuove la multiculturalità e l’integrazione culturale, critica le politiche nazionali che ostacolano l’integrazione degli studenti stranieri e propone invece un’azione di supporto concreto per evitare la creazione di “classi ghetto”.
La parlamentare dem coglie anche l’occasione per rilanciare il tema dello ius soli.
Un’ultima riflessione riguarda il tema delle donne in politica: Moretti ribadisce l’importanza di unire femminismo e femminilità, e la capacità femminile di mediare e creare ponti.