Home Attualità Docente ucciso a sprangate, il ricordo di colleghi, dirigente e studenti

Docente ucciso a sprangate, il ricordo di colleghi, dirigente e studenti

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Una notizia che ha lasciato il mondo della scuola senza parole, quella della tragica scomparsa di un noto artista e insegnante.

Un docente, originario della Liguria, è stato vittima di una violenta aggressione nell’appennino reggiano, dove ha perso la vita. Secondo quanto riporta La Nuova Sardegna, il professore sarebbe stato colpito più volte alla testa con una spranga. Le forze dell’ordine stanno attualmente indagando sull’episodio. Durante la sua carriera, ha insegnato per diversi anni al liceo artistico “De André” in Sardegna.

La notizia della sua morte ha lasciato un vuoto tra amici e studenti, che faticano a trovare una spiegazione per una fine così tragica. Due sue ex studentesse ricordano con affetto il tempo trascorso con lui: “Abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo al liceo artistico di Tempio. La sua morte ci addolora profondamente: era un maestro che ci ha segnato profondamente. La sua sensibilità e la cura nei nostri confronti ci hanno permesso di esprimerci liberamente. Conserviamo ancora oggi i libri, i disegni e le lettere che ci scambiavamo per rimanere in contatto, che sono stati preziosi nei momenti importanti della nostra vita. La sua era una vita di pace e gentilezza”.

Anche i colleghi ricordano con affetto e ammirazione il loro rapporto con l’artista. Una collega racconta: “Dal primo incontro abbiamo parlato subito di arte. Mi disse di essere di Sarzana e io citai la croce dipinta di maestro Guglielmo, e lui mi raccontò della sua tesi di laurea su quella croce. Era profondamente orientato verso l’arte contemporanea, sensibile e buono, estraneo al mondo dei consumi. Era un provocatore artistico che denunciava l’ingiustizia e la violenza, lui che di quella violenza è stato vittima. Con i suoi sandali con le calze e i capelli lunghi, era bello come un angelo”.

Un altro collega lo descrive come un campione di gentilezza e sensibilità: “Uomo di una cultura superiore, è stato ucciso dall’ignoranza e dall’intolleranza”. Con grande stima lo ricorda anche una ex vicepreside dell’artistico: “I momenti con lui sono attimi preziosi, doni di una persona che ricercava la bellezza e la donava gratuitamente”.