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Riqualificare spazi e città in nome della sostenibilità: i progetti di alcune scuole per luoghi più vivibili e a misura d’uomo

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Transizione energetica degli edifici, Città verdi e valorizzazione degli ecosistemi urbani, Pianificazione e clima locale, Miglioramento della qualità dell’aria. Sono queste le quattro traiettorie strategiche relative ai principali temi della transizione ecologica su cui hanno lavorato tutto l’anno settanta classi di scuola secondaria di primo grado: da Bari a Bergamo, da Caserta a Trento, con oltre 180 docenti coinvolti, i giovani studenti hanno interpretato un ruolo da protagonisti, realizzando tutta una serie di progetti di riqualificazione degli spazi e delle città, alla fine di un percorso didattico che ha messo al centro la sostenibilità.

Ce ne parla il quotidiano La Stampa, che sottolinea l’importanza della Bolton Hope Foundation e di Future Education Modena che, come promotori del progetto, hanno fornito ai ragazzi le competenze necessarie per potersi esprimersi consapevolmente. La Bolton è una Fondazione specializzata sui temi dell’Educazione con sede a Milano che – come si legge sul suo sito – attraverso il contrasto alla dispersione scolastica, la promozione di pratiche didattiche innovative e la diffusione dell’educazione allo sviluppo sostenibile, promuove sistemi educativi accessibili, di qualità e orientati al futuro; la Future Education Modena è considerato il primo EdTech hub in Italia, la cui ambizione è quella di creare ponti tra i migliori risultati della ricerca e i luoghi dell’educazione, per rispondere ai continui bisogni di qualità, innovazione ed efficacia delle esperienze educative.

Strumenti e competenze, dicevamo, finalizzati a generare cambiamento, accrescendo le capacità STEM e intervenendo proattivamente sull’ecoansia attraverso la risposta alle sfide che sono sotto i nostri occhi quotidianamente, cioè la capacità di individuare i problemi ambientali intorno a sé e di trovare le soluzioni. Il progetto si è concluso in questi giorni: a titolo esemplificativo, gli studenti della scuola di Calvenzano, in provincia di Bergamo, adesso sanno analizzare tutte le fonti di emissioni e hanno un’idea precisa di quali interventi servirebbero per migliorare la qualità dell’aria che respirano. Bergamo è nel cuore della Pianura Padana: le analisi dei dati della qualità dell’aria certificano, anno dopo anno, la grave situazione di tutta l’area.

Spostandoci a sud, gli alunni di due classi terze delle secondarie di Valenzano, in provincia di Bari, hanno analizzato lo stato di “salute energetica” del loro edificio scolastico, comprendendo appieno il senso di parole come “dispersione” e “spreco energetico”. Si sono, dunque, dati da fare proponendo soluzioni pratiche come i pannelli solari, il cappotto termico, un gazebo fotovoltaico, le valvole termoregolatrici dei termosifoni, i lampioni da esterno a energia solare. Hanno calcolato precisamente la dispersione termica ed energetica e il loro progetto, realizzato con l’aiuto di tecnici esperti, potrà essere presentato all’amministrazione.

Agendo con precisione e coscienza – conclude il quotidiano di Torino – i giovani studenti si fanno artefici del proprio destino e attori del cambiamento della società. Un passo alla volta.