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Stipendi scuola, aumenti per gli ATA e docenti precari non pagati da mesi: “No a nuovi concorsi, meglio stabilizzare”

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Si parla ancora di stipendi docenti: proprio mentre nel corrente mese di luglio molti ATA vedranno accreditati gli arretrati previsti dal nuovo contratto scuola sono molti gli insegnanti precari che stanno facendo “rumore” per segnalare la loro situazione.

Si tratta di supplenti brevi che non percepiscono stipendio da due mesi. Il Fatto Quotidiano ha raccolto le opinioni di alcuni di loro. “L’ultimo stipendio l’ho percepito ad aprile. Mi sono rivolto ad un sindacato ma non hanno saputo risolvere il problema. Siamo persone, non numeri. Come credo fortemente nel mio lavoro, ho sempre avuto fiducia nei sindacati ma ora…”, ha detto uno di loro.

STIPENDI DOCENTI E DIRIGENTI, PARTECIPA AL SONDAGGIO

“Lavoro da sette anni nella statale – sottolinea una docente – e da quindici nel mondo dell’istruzione. Sono idonea al concorso. Ho passato due concorsi ma ovviamente non valgono nulla! L’anno scorso ho percepito gli stipendi di maggio e giugno solo nel mese di ottobre. Quest’anno, a gennaio, ho ricevuto quelli che avrei dovuto prendere a settembre. Ho famiglia, due figli: sono stanca morta di questa condizione”.

“Insegno dal 2015 – spiega un’altra insegnante – e finora ho ricevuto metà dello stipendio del mese di maggio. Mi spetta ancora l’altra metà oltre a quella di giugno. Anziché indire nuovi concorsi sarebbe logico stabilizzare i docenti ed il personale Ata che hanno maturato anni di esperienza, anche al fine di garantire un minimo di continuità didattica agli studenti. Questa ingiustizia dura da anni e nessun Governo è riuscito a rimediare”.

Stipendi docenti, il ministero spiega il motivo dei ritardi dei pagamenti

A rassicurare i precari, tuttavia, ci pensa il ministero dell’Istruzione. Jacopo Greco, capo dipartimento per le risorse, l’organizzazione e l’innovazione digitale, ha detto: “In merito alle segnalazioni ricevute sui mancati pagamenti per le supplenze svolte nel mese di maggio, il ministero ha provveduto, in collaborazione con NoiPA, a liquidare la maggior parte delle supplenze del mese di maggio e giugno. In alcuni casi, i ritardi nei pagamenti sono stati causati da variazioni giuridiche relative al numero di assenze, malattie, o altre circostanze che hanno richiesto una ridefinizione del monte giorni da liquidare. Tali variazioni hanno comportato inevitabilmente un allungamento dei tempi necessari per l’elaborazione dei compensi. Ci teniamo a rassicurare che i docenti interessati verranno pagati con la prossima emissione nell’ambito delle risorse disponibili. A questo scopo abbiamo già provveduto a richiedere al ministero dell’Economia e delle Finanze le necessarie variazioni di bilancio per accelerare i pagamenti”.

Stipendi scuola, aumenti per gli ATA

Ricordiamo che a partire da questo mese, come riporta SkyTg24, NoiPA inizierà ad applicare sul cedolino mensile di coloro che lavorano nella scuola gli incrementi legati al nuovo sistema di classificazione delle posizioni economiche sancito dal CCNL del periodo 2019-2021. Previsto un aumento di 96 euro per il personale Ata e di 190 euro per i Direttori dei servizi generali e amministrativi, che si sommerà agli arretrati di maggio e giugno.

Nel frattempo è stato pubblicato lo scorso venerdì il bando di concorso relativo alla procedura valutativa di progressione all’area dei funzionari e dell’elevata qualificazione riservato agli assistenti amministrativi facenti funzioni Dsga. Il bando è presente all’interno del portale INPA ed ha scadenza 29 luglio.

Costituisce prerequisito di partecipazione alla procedura di passaggio l’aver svolto le funzioni di DSGA per almeno tre anni scolastici, compreso l’anno scolastico in corso.

Inoltre, alla procedura possono partecipare:

  • gli assistenti amministrativi di ruolo in possesso della laurea magistrale e che abbiano maturato almeno 5 anni di esperienza nell’area degli Assistenti amministrativi;
  • gli assistenti amministrativi di ruolo in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado e che abbiano maturato almeno 10 anni di esperienza nell’area degli Assistenti amministrativi.

Il decreto regola anche le modalità di svolgimento della procedura che consiste nella valutazione dei titoli in possesso dei candidati (così come indicato nelle tabelle allegate allo stesso decreto).