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Giulia De Lellis, l’influencer alla nipote: “A scuola si deve stare attenti alla lezione. Non devi parlare di me, è grave”

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L’influencer e imprenditrice Giulia De Lellis ha pubblicato un video che ha raggiunto un milione di visualizzazioni in poche ore in cui si riprende mentre parla con le sue nipoti. Ad una di loro l’influencer, che in precedenza ha detto di volersi, un giorno, laureare, ha detto delle parole relative alla scuola.

La nipotina ha confessato alla zia di aver parlato in classe della sua vita privata e di una sua presunta relazione amorosa molto chiacchierata negli ultimi tempi. Ecco la sua risposta, molto seria: “Questa cosa è grave, a scuola si deve stare attenti alla lezione. A scuola non devi parlare delle mie cose, devi stare attenta alla lezione”. E, poi, l’insegnamento: “Bisogna essere gentili, agli insulti non si risponde con gli insulti”.

“Mi manca la laurea”

La Business school dell’università milanese ha invitato l’influencer-imprenditrice a raccontarsi al master in Fashion, experience & design management. Ecco le sue parole: “Prima dell’esperienza in televisione facevo la commessa in un negozio di abbigliamento a Pomezia: 1.200 euro al mese. Quando sono arrivati i primi contratti grazie ai social quasi mi vergognavo: con un pacchetto di post potevo andare oltre quanto prendevo stando in negozio un mese intero. Ho cominciato a mettere da parte i risparmi, pensavo: ho questa fortuna, voglio usarla per creare qualcosa di mio”.

Ecco cosa ha detto la De Lellis in merito ai suoi studi: “Mi ero iscritta al liceo classico perché non sapevo che indirizzo scegliere, ma ero terribile in greco e latino. Mia mamma allora mi mandò a prendere ripetizioni da un’insegnante privata a Roma centro, ma ogni volta disertavo la seconda ora e la passavo nella libreria sotto casa sua a sfogliare libri di moda”.

Giulia De Lellis e gli studi

“Fu l’insegnante a scoprirlo per prima e raccontarglielo. Mia mamma non mi disse nulla: il giorno dopo mi accompagnò a cambiare scuola e mi iscrisse all’istituto di moda e di arte a Nettuno, un sogno. Dopo il diploma, però, ero ancora più indecisa. Provai a fare test ovunque: medicina, psicologia, comunicazione. A un certo punto capii che avevo bisogno di prendermi del tempo per capire in che direzione andare”, ha aggiunto.

“Ho un sacco di parenti che ci sono laureati quando erano già grandi, anche a 70 anni. Questo mi fa pensare che sono ancora tempo”, ha concluso, affermando nuovamente di volere, magari un giorno, proseguire gli studi.