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Riconoscimento dei PCTO per la Maturità, parere del CSPI sulla bozza di decreto che fissa i criteri

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Nella riunione plenaria che si è tenuta il 24 luglio, in modalità online, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso all’unanimità un parere interlocutorio sullo schema di decreto ministeriale recante “Criteri per il riconoscimento dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento e delle attività assimilabili per i candidati interni ed esterni ai fini dell’ammissione agli esami di Stato per il secondo ciclo di istruzione, ai sensi dell’art.
13, comma 2, lettera c) e dell’art. 14, comma 3, ultimo capoverso del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62”.

Il Consiglio ha invitato l’Amministrazione a integrare il provvedimento in esame, alla luce delle osservazioni e delle considerazioni emerse.

Il CSPI, dopo aver richiamato la normativa e il contenuto del provvedimento, ha evidenziato che i PCTO (precedentemente noti come percorsi di alternanza scuola-lavoro), a seguito delle deroghe e sospensioni intervenute dall’a.s. 2018/19, diventeranno requisito di ammissione all’esame di Stato per il secondo ciclo di istruzione solo a partire dall’a.s. 2024/25.

Inoltre, il CSPI ha rilevato che il progetto di decreto in esame, nel descrivere parti della normativa vigente, fornisce una sintesi non completamente esaustiva, che potrebbe causare ulteriori interpretazioni e fraintendimenti. Ha suggerito all’Amministrazione di concentrare il decreto sugli articoli specificamente inerenti l’oggetto, ovvero dall’art. 11 in poi.

Ha anche osservato che gli articoli dal 12 al 16 non forniscono alle commissioni per l’esame di idoneità e ai consigli di classe i criteri necessari per la validazione delle attività lavorative assimilabili ai PCTO, prevedendo solo l’attestazione dello svolgimento delle attività senza precisare la natura dell’idonea documentazione da fornire.

Il CSPI ha infine espresso richieste specifiche di integrazione, soppressione e modifica nel testo del decreto e ha segnalato la mancanza di alcuni riferimenti normativi nella Premessa del provvedimento.

IL PARERE DEL CSPI