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I premi Nobel: che siano Olimpiadi di pace. Appello ai leader religiosi per chiedere il cessate il fuoco

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Con l’apertura delle Olimpiadi di Parigi, 51 premi Nobel, considerato che ci sono in corso due guerre sanguinose, in Ucraina e in Medio Oriente, hanno lanciato un appello a tutti i leader religiosi del mondo affinchè chiedano alla politica il cessate il fuoco, lo scambio di prigionieri, la restituzione degli ostaggi e l’avvio di colloqui di pace

Autorevole l’elenco dei firmatari dell’appello, composto per lo più da autori di scoperte rivoluzionarie del nostro tempo nel campo della fisica e della chimica, per la medicina, noti per le scoperte sull’Hiv, sull’epatite C, sugli effetti del batterio Helicobacter pylori e molti vincitori del Premio per la Pace negli anni. 

Rivolgendosi al Papa Francesco, al Patriarca ecumenico Bartolomeo, al Dalai Lama e ai leader religiosi dell’Islam e dell’Ebraismo, i 51 premi Nobel chiedono un gesto di pace in occasione dei Giochi Olimpici: “Chiediamo che sia rivolto un appello a tutti i cittadini del mondo e ai governi nel nome di Dio, proprio durante i Giochi Olimpici. Date ai nostri figli l’opportunità di sopravviverci. Non uccidiamoci a vicenda, ma salviamo il pianeta.
Chiediamo che i seguenti principi siano immediatamente applicati ai conflitti in Ucraina e nella Striscia di Gaza:

  • l’immediato cessate il fuoco;
  • lo scambio di tutti i prigionieri, la liberazione degli ostaggi e la restituzione dei corpi dei morti;
  • l’avvio delle trattative.

Nella loro lettera chiedono, inoltre: “Al momento nel mondo ci sono almeno 55 conflitti armati. Le guerre locali non esistono più. Per la prima volta dopo decenni, nel continente europeo è in corso una guerra, il conflitto russo-ucraino. E le conseguenze di questa guerra, giunta al suo terzo anno, si sono già ripercosse in diversi paesi, causando un inasprimento della fame nei paesi africani, una crisi migratoria nei paesi europei, trasportando tonnellate di sostanze nocive rilasciate durante ogni bombardamento con acqua, pane e latte sulle tavole degli abitanti di tutti e 6 i continenti. Il numero dei morti e dei feriti nel centro Europa supererà il milione entro la fine di quest’anno, per la prima volta dalla seconda guerra mondiale.
Chi muore oggi in guerra? La maggior parte delle vittime sono persone di età compresa tra 30 e 40 anni. La durata della vita di ogni persona uccisa è in media di circa 40 anni. Ciò significa che ogni 100mila morti sono 4 milioni di anni non vissuti! Sono scoperte non fatte, bambini non nati, sofferenze per gli orfani”.

“Se i politici non riescono a mettersi d’accordo, che lascino la risoluzione dei problemi al giudizio delle generazioni future e cessino il fuoco”.

Nello stesso tempo, in una nota, la presidenza della Conferenza episcopale messicana (Cem), fa sapere: “Esprimiamo la nostra profonda gioia per i Giochi Olimpici di Parigi 2024 e li riconosciamo come un’opportunità per dimostrare che, come umanità, è possibile vivere con dignità in mezzo alle nostre differenze, mettendo da parte i conflitti e costruendo relazioni di fraternità e pace”.