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Servizi infanzia messi a rischio dall’obbligo di iscrizione agli albi professionali (scadenza 8 agosto), ma c’è una proroga del Ministero Giustizia

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Ci sono novità importanti sulla questione dell’obbligo d’iscrizione all’albo degli  educatori professionali socio-pedagogici anche per gli educatori dei  servizi educativi per l’infanzia previsto dalla legge 55 del  15 aprile 2024.

Come avevamo già segnalato, sulla vicenda era intervenuta l’Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani) che ha chiesto al Governo di modificare al più presto questa disposizione escludendo il personale educativo da tale obbligo.
ANCI sostiene che si tratta di “una disposizione non condivisa nelle opportune sedi istituzionali, che metterà in grave difficoltà i Comuni nel reclutamento del personale, con il serio rischio di mettere in discussione l’avvio delle attività dei servizi educativi a settembre, fino a paralizzare un servizio essenziale per le famiglie, i bambini e le bambine, oltre a creare una grande confusione per gli operatori di questi servizi”.

Anche la Flc-Cgil era intervenuta con una presa di posizione analoga.

La legge prevede che il personale interessato debba iscriversi all’albo professionale entro il 6 agosto, ma in queste ore si è saputo che il Ministero della Giustizia intende adottare una misura per prorogare la data al 31 dicembre 2024.

Non è ancora ben chiaro a quale provvedimento stia pensando il Ministero, ma c’è chi parla di un emendamento già pronto da inserire nel disegno di legge per la conversione del “decreto giustizia” che dovrebbe andare in aula al Senato a partire da domani.

Per l’Anci e per tutti gli altri soggetti contrari all’albo per il personale dei servizi per l’infanzia si tratta però solo di un primo passo per ottenere la definitiva cancellazione dell’obbligo previsto dalla legge 55.
In mancanza di una soluzione del problema, i servizi educati per l’infanzia potrebbero correre seri rischi anche per la mancanza di personale con i requisiti richiesti per l’iscrizione agli albi.