Fra le novità inserite nella legge di conversione del decreto 71, di cui si attende soltanto la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, quella relativa alla possibilità riconosciuta alle famiglie di chiedere la conferma del docente di sostegno assegnato alla classe potrebbe essere a rischio di ricorso nel momento in cui si passerà alla fase applicativa.
La norma presenta in fatti un punto di debolezza che molti hanno già messo in evidenza.
Il dato più controverso è questo: le disposizioni in vigore non parlano mai di “docente dell’alunno con disabilità”, ma al contrario di “docente assegnato alla classe”.
Se è così non si comprende bene quale particolare titolo possa avere la famiglia dell’alunno a chiedere la conferma di questo o quel docente.
Dal momento che l’insegnante di sostegno è insegnante della classe a tutti gli effetti la norma dovrebbe prevedere una richiesta fatta da tutti i genitori della classe (o per lo meno dalla loro maggioranza).
Ma a quel punto si porrebbe un’altra questione: e perché mai i genitori possono vantare il “diritto” di chiedere la conferma dell’insegnante di sostegno e non anche di un qualsiasi altro docente della classe?
Insomma, è possibile che l’applicazione di questa disposizione comporti problemi di non facile soluzione.
Anzi è anche possibile che in taluni contesti il caso finisca davanti a qualche tribunale.
Va anche detto, però, che la legge prevede che questa norma venga regolamentata con maggior precisione.
Vedremo quindi cosa accadrà nei prossimi mesi, ma resta il fatto che la questione non è del tutto lineare.