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Terza fascia Ata, certificazione di alfabetizzazione digitale non valida: per Flc Cgil va sostituita entro il 30 aprile 2025

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In riferimento ai lavoratori che nel presentare la domanda per la Terza Fascia ATA hanno dichiarato di aver conseguito CIAD che, “vendute” come valide da enti non riconosciuti da ACCREDIA, non risultano effettivamente nel database dei titoli legittimi, Flc Cgil è intervenuta presso il Mim affinché venga loro riconosciuta la possibilità di sostituire entro il 30 aprile 2025 il titolo dichiarato con altra CIAD.

Come sappiamo, con l’entrata in vigore del CCNL Istruzione e Ricerca 18 gennaio 2024 il possesso della Certificazione Internazionale di Alfabetizzazione Digitale è requisito obbligatorio per l’accesso alle graduatorie ATA di terza fascia, per tutti i profili professionali (personale amministrativo, tecnico e ausiliario), fatta eccezione per il collaboratore scolastico.

Il motore di ricerca

Grazie al motore di ricerca messo a disposizione sul sito di ACCREDIA, inoltre, le segreterie scolastiche impegnate nella valutazione delle domande di Terza Fascia ATA sono in grado di riconoscere o meno la validità delle CIAD dichiarate dagli aspiranti. E questo grazie alla denuncia dettagliata inviata dalla FLC CGIL al Capo di Gabinetto Mim e al Capo Dipartimento per il personale. Nel caso in cui il titolo non compaia nel database, però, non sono state finora fornite indicazioni rispetto un inserimento con riserva con la possibilità di sostituire la CIAD conseguita in piena buona fede.

Si attendono chiarimenti

“Ci aspettiamo un intervento da parte del Ministero per fornire precise indicazioni alle Istituzioni scolastiche”, così il sindacato guidato da Gianna Fracassi.

Alcuni USR si sono espressi in tal senso. Ad esempio quello delle Marche con nota 1542 del 30 luglio 2024 è intervenuto sull’argomento invitando le istituzioni scolastiche “a includere l’aspirante in graduatoria con riserva, in conformità con l’art. 59 comma 10 del CCNL 2019-2021 e l’art. 2 comma 6 del D.M. n. 89 del 21 maggio 2024”.

“Riteniamo urgente che il Ministero si esprima in tal senso per agevolare il lavoro delle segreterie scolastiche e per dare certezze ai lavoratori che sono stati danneggiati da comportamenti non corretti di enti senza scrupoli”, conclude il sindacato.

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