Quest’anno sono stati promossi tre studenti su quattro delle scuole superiori, dal primo al quarto anno. E quasi il 20% spera di esserlo dopo i debiti formativi. I dati, relativi alla media nazionale, sono stati pubblicati il 1° agosto dal ministero dell’Istruzione e del Merito (come pure quelli sugli studenti promossi dopo gli esami di maturità 2024) e risultano molto simili a quelli dell’anno scolastico precedente, il 2022/23.
Al termine degli scrutini di fine a.s., dal primo al quarto anno di scuola secondaria di secondo grado, gli studenti risultati bocciati risultano complessivamente il 5,8%.
Hanno invece superato l’anno il 76,4% degli studenti, mentre per il 17,8% il giudizio è stato sospeso: tra costoro, ricordiamo, la maggior parte riesce normalmente a colmare le lacune evidenziate dai consigli di classe e ad essere iscritto alla classe successiva.
Per avere, tuttavia, una percentuale definita su coloro che hanno superato le verifiche, scritte e orali, a seguito del giudizio sospeso, bisognerà attendere alcune settimane: una parte degli istituti superiori ha mantenuto prove e scrutinio finale da svolgere negli ultimi giorni di agosto.
In ogni caso, anche qualora dovesse non superare tali verifiche il 25% degli studenti con debito formativo (una percentuale decisamente alta rispetto a quanto accaduto in passato), comunque il totale di coloro risultati bocciati al termine del corrente anno scolastico risulterebbe inferiore al 10%. Quindi, oltre il 90% degli studenti risulterebbe promosso.
Mentre al quinto anno delle superiori la percentuale supera il 95%. Sono numeri che valgono come una risposta significativa a chi sostiene che la scuola italiana dovrebbe essere più selettiva. E a chi sostiene che bocciare in diversi casi fa bene allo studente.