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Ambiente: manca nelle Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica

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Grande assente nelle Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione civica è l’ambiente: lo sostiene in una nota la Fondazione MareVivo.

Senza la conoscenza, la consapevolezza sul ruolo che hanno l’ambiente e il mare nella nostra vita non si potrà mai attuare quella transizione ecologica indispensabile affinché la specie umana possa continuare a respirare, nutrirsi e riprodursi sul nostro Pianeta, si legge nella nota.

In Italia dal 2022, sostiene MareVivo,  è stata promulgata la Legge Salvamare che all’art 9 prevede la necessità di introdurre nelle scuole di ogni ordine e grado attività volte a rendere gli alunni consapevoli dell’importanza della conservazione dell’ambiente, in particolare del mare e delle acque interne. Questa legge sembra non essere stata presa in considerazione nelle nuove linee guida, nonostante i continui appelli di Marevivo per l’ottenimento dei decreti attuativi necessari a renderla operativa.

Ma non solo. MareVivo si appella pure alla comunità scientifica la quale ha da sempre espresso parere unanime relativo alla crisi climatica in corso causata dalle attività umane e che è una minaccia esistenziale per l’umanità.

E dunque, bisogna investire nella formazione, attraverso la promozione di una coscienza collettiva, essendo la transizione ecologica (che ci viene richiesta dalle Nazioni Unite e dall’Agenda 2030) strettamente legata alla conversione culturale, che deve partire proprio dalla scuola. 

Va bene, quindi, introdurre nelle Nuove Linee Guida l’importanza della centralità della persona umana, ma è necessaria una visione che ristabilisca il giusto rapporto tra noi e la Natura. La scuola, conclude la nota, è chiamata a essere il punto di riferimento essenziale per i futuri decisori, perché solo attraverso la conoscenza si può agire e sperare in un futuro migliore.

Infatti, relativamente all’ambiente nelle nuove Linee guida si legge: È inoltre “evidenziata l’importanza della crescita economica, nel rispetto dell’ambiente e della qualità della vita dei cittadini” e l’educazione “al rispetto per tutti i beni pubblici, a partire dalle strutture scolastiche, al decoro urbano e alla tutela del ricchissimo patrimonio culturale, artistico, monumentale dell’Italia”.