Non è il classico giallo di una estate afosa ma in via di estinzione, né il solito allarmismo dei giornali che cercano di attirare lettori nel corso di un torrido agosto, ma la precisa determinazione della mancata iscrizione di alunni nelle scuole del bellunese che al prossimo 1° settembre vedrebbero perduto un totale di 2.865 studenti.
Un esercito che porterà con sè un altro esercito di docenti e personale.
I calcoli, secondo quanto pubblica Il Gazzettino, sono stati elaborati sui banchi di scuola di infanzia, primaria, secondaria di I grado e secondaria di II grado e il il numero complessivo di alunni ed alunne è passato da 23.746 a 20.881. E se, come detto, la media annuale della contrazione è di 409 unità, l’inizio delle lezioni dell’anno 2024-25 fissato per fra un mese esatto, l’11 settembre, segnerà la nuova già citata diminuzione di 503 elementi (+96 rispetto alla media): erano 21.384, saranno 20.881. I dati, ufficiali, sono forniti dall’Ufficio scolastico territoriale di Belluno.
I numeri fra l’altro si riferirebbero all’organico di fatto, quello cioè elaborato in prossimità dell’inizio della scuola, e raccontano molte cose, testimoniando una volta di più il progressivo spopolamento della provincia che, naturalmente, incide anche sulla popolazione scolastica.
Spiega il Gazzettino: è come se un comune intero della consistenza un po’ più grande di quello di Val di Zoldo che secondo i dati Istat al 31 dicembre dello scorso anno contava 2.771 abitanti, fosse stato inghiottito nell’imbuto dello spopolamento.