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Insegnamento della storia: è ora di ripensare il metodo cronologico nelle scuole italiane?

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Il dibattito sull’insegnamento della storia nelle scuole italiane si è riacceso grazie a un video pubblicato su TikTok da un docente, che propone un approccio innovativo alla didattica storica, mettendo in discussione la tradizione di insegnare gli eventi in ordine cronologico.

Tutto è iniziato da una domanda posta dagli alunni: “Perché studiamo i Sumeri e gli Egizi, ma non approfondiamo mai il secondo Novecento?”. Il docente ha risposto con una proposta provocatoria: “Siamo sicuri che la storia debba essere insegnata necessariamente in ordine cronologico? Non tutta la storia è ugualmente facile da comprendere, soprattutto per i ragazzi più giovani. Ad esempio, il mondo greco è complesso e distante dal nostro modo di pensare, e lo facciamo studiare a ragazzi di 13-14 anni che potrebbero non avere ancora sviluppato le competenze necessarie”.

La proposta del docente è chiara: “Non sarebbe meglio procedere per grandi temi, partendo da quelli più vicini a noi e poi retrocedere nel tempo, seguendo un criterio di difficoltà piuttosto che un rigido ordine cronologico? La storia è spesso vista come una catena di eventi, ma questa visione è solo parzialmente vera; molti fatti storici non richiedono necessariamente una conoscenza approfondita di tutto ciò che li ha preceduti”. Il docente ha poi concluso: “La storia è una delle materie meno amate e una di quelle in cui gli studenti ottengono i risultati peggiori. Discutiamone, non ho la verità assoluta”.

Il dibattito sull’opportunità di focalizzarsi maggiormente sulla storia contemporanea, piuttosto che su quella antica, è quindi più vivo che mai. Mentre alcuni sostengono che l’approfondimento della storia recente sia fondamentale, altri mettono in guardia contro il rischio di sottovalutare l’impegno necessario per studiare eventi storici più recenti. La questione rimane aperta: è davvero possibile cambiare il modo in cui la storia viene insegnata nelle scuole italiane?