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COVID-19 e influenze stagionali, le raccomandazioni OMS per un rientro in classe sicuro

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L’avvio e la ripresa di attività non solo puramente gestionali e produttive, ma soprattutto didattiche, comporta la frequentazione sempre più assidua di spazi collettivi, tra cui i mezzi del trasporto pubblico, centri sportivi, e, con particolare interesse, scuole, atenei ed istituti di formazione. Questi, per il triennio 2020 – 2022, hanno subito violente ripercussioni circa l’adozione di norme finalizzate al contenimento del rischio sanitario derivante dal contagio da COVID-19. Sulla pelle di docenti e studenti DAD e formazione complessiva a distanza – comprendente l’adozione di misure sanitarie per ovviare la comparsa indesiderata di focolai in classe – con i relativi effetti non solo sulla percezione dell’ambiente scolastico, ma anche e soprattutto sul rendimento e l’acquisizione di competenze (a confermarlo i recenti dati PIRLS che mettono in risalto le nette carenze per le discipline ed attività di base).

Si sono inoltre moltiplicate le evidenze di psicopatie attinenti a disturbi di ansia e depressione che han lasciato un solco ancora sentito e vivo nella comunità scolastica. L’OMS, con il fine di ovviare tali indesiderati ed atroci effetti, ha comunque emesso delle utili direttive per contrastare la diffusione di vari agenti eziologici (siano essi virus o batteri) negli ambienti scolastici per il prossimo anno.

L’adozione di cicli vaccinali specifici

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha annunciato oggi le raccomandazioni sulla composizione virale dei vaccini antinfluenzali per la stagione influenzale 2024-2025 nell’emisfero settentrionale. L’annuncio è stato fatto durante una sessione informativa dopo un incontro di 4 giorni sulla composizione dei vaccini contro il virus dell’influenza. L’incontro si tiene due volte l’anno, una per l’emisfero meridionale e una per quello settentrionale. L’OMS organizza queste consultazioni con un gruppo consultivo di esperti riuniti dai Centri di collaborazione dell’OMS e dai Laboratori essenziali di regolamentazione dell’OMS per analizzare i dati di sorveglianza del virus influenzale generati dal Sistema globale di sorveglianza e risposta all’influenza dell’OMS (GISRS).

Le raccomandazioni emesse vengono utilizzate dalle agenzie nazionali di regolamentazione dei vaccini e dalle aziende farmaceutiche per sviluppare, produrre e concedere in licenza vaccini antinfluenzali per la successiva stagione influenzale. L’aggiornamento periodico degli agenti virali “di sollecito” contenuti nei vaccini antinfluenzali è necessario affinché i vaccini siano efficaci a causa della natura in costante evoluzione dei virus influenzali, compresi quelli circolanti e che infettano gli esseri umani. I prototipi messi in commercio fanno riferimento a strutture trivalenti o quadrivalenti ivi contenute nel prodotto.

Il caso statunitense: i preparativi per un anno scolastico. Dibattiti in corso

Gli americani che risultano positivi al coronavirus non devono più stare regolarmente a casa dal lavoro e da scuola per cinque giorni secondo le nuove linee guida pianificate dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie. L’agenzia sta allentando le sue raccomandazioni sull’isolamento COVID per la prima volta dal 2021 per allinearle alle linee guida su come evitare di trasmettere influenza e RSV, secondo quattro funzionari dell’agenzia e un esperto che ha familiarità con il tema. I funzionari del CDC hanno riconosciuto e valutato nelle discussioni interne e in un briefing della scorsa settimana con i funzionari sanitari statali quanto il panorama del COVID-19 sia cambiato da quando il virus è emerso quattro anni fa, uccidendo quasi 1,2 milioni di persone negli Stati Uniti e causando la chiusura di aziende e scuole.

La nuova realtà, con la maggior parte delle persone che ha sviluppato un livello di immunità al virus a causa di una precedente infezione o vaccinazione, giustifica il passaggio a un approccio più pratico, affermano esperti e funzionari sanitari. “La salute pubblica deve essere realistica”, ha affermato Michael T. Osterholm, esperto di malattie infettive presso l’Università del Minnesota. “Nel dare raccomandazioni al pubblico oggi, dobbiamo cercare di ottenere il massimo da ciò che le persone sono disposte a fare. Puoi avere assolutamente ragione nella scienza e tuttavia non realizzare nulla perché nessuno ti ascolterà.” Per la scuola, specie con il monitoraggio dei livelli infettivi nel periodo invernale, restano in vigore le consuete disposizioni anti-contagio: mascherine, segnaletica orizzontale e distanziamento. Raccomandata anche l’ozonizzazione delle aule.