Home Personale Caro vita e distanza dagli affetti: l’emergenza dei docenti fuori sede

Caro vita e distanza dagli affetti: l’emergenza dei docenti fuori sede

CONDIVIDI

Per molti insegnanti di ruolo al centro-nord Italia, il nuovo anno scolastico si prospetta difficile, con l’aumento del costo della vita e la lontananza dalla famiglia. L’Ufficio scolastico ha autorizzato l’assegnazione provvisoria per 900 docenti salernitani, permettendo loro di avvicinarsi temporaneamente a casa. Tuttavia, 950 domande di trasferimento annuale sono state respinte, lasciando molti insegnanti a fronteggiare un altro anno lontano dai propri cari.

Le domande di assegnazione provvisoria sono state numerosissime: 1.866 in totale, ma solo metà delle richieste è stata accolta. La situazione è particolarmente critica per i docenti di scuola elementare, dove solo 80 insegnanti su centinaia di richiedenti sono riusciti a ottenere il trasferimento temporaneo. La situazione è simile per i docenti delle scuole medie e superiori, con 190 e 290 richieste respinte rispettivamente.

Come riporta il Mattino, la sindacalista Susy Parrillo della UIL scuola Salerno ha denunciato la gravità della situazione, definendola una “emergenza sociale”. Gli insegnanti che non hanno ottenuto il trasferimento dovranno affrontare difficoltà economiche e affettive, con spese di alloggio e vitto che assorbiranno gran parte dei loro stipendi. Parrillo ha evidenziato la necessità di un intervento politico per ampliare gli organici e aumentare il tempo scuola, consentendo a più docenti di rientrare a casa.

Con l’aumento del costo della vita e le difficoltà economiche post-pandemia, il problema dei docenti fuori sede è diventato ancora più urgente. Il nord Italia, con i suoi costi elevati, e il centro, con condizioni non molto migliori, continuano a rappresentare una sfida per i docenti salernitani che cercano di riavvicinarsi alla propria terra e ai propri affetti.