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Roberto Vannacci: “No allo Ius Scholae, se uno nasce in una scuderia non è un cavallo”

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Roberto Vannacci, generale ed eurodeputato della Lega, ha ribadito la sua fedeltà al partito di Matteo Salvini, smentendo con forza le voci sulla possibile fondazione di un suo movimento politico. In un’intervista al Corriere della Sera, Vannacci ha affermato: “Mi sono inventati la storia che voglio fondare un partito, ma io resto fedele alla parola data a Salvini.” Nonostante l’entusiasmo crescente dei suoi sostenitori e la formazione di un movimento culturale chiamato “Il mondo al contrario”, Vannacci sottolinea che non si trasformerà in un partito, bensì in un’associazione politica destinata a rafforzare la Lega.

Ius Scholae? Ecco cosa ne pensa

Uno dei temi su cui Vannacci si è espresso con maggiore decisione riguarda le riforme scolastiche proposte, in particolare lo Ius Scholae. La proposta di Forza Italia di approvare lo Ius Scholae, sostenuta anche dal PD, prevede il riconoscimento della cittadinanza italiana ai minori stranieri che abbiano completato un ciclo di studi in Italia. Vannacci ha dichiarato di essere fermamente contrario a questa misura, così come allo Ius Soli: “Sono assolutamente contrario. Per dirla con una battuta che circola online: se uno nasce in una scuderia non è un cavallo. Una cosa è l’accoglienza, un’altra è la cittadinanza. Perché una persona che viene da un Paese straniero dovrebbe ottenere la cittadinanza solo per aver studiato qui due anni?”