Insegnanti, genitori, politici, cittadini…
È un periodo in cui bisogna calibrare le parole affinché quelle selezionate possano essere utili, diversamente trovo più funzionale stare in silenzio.
Scrivo ora perché spero di fare una riflessione comune sugli eventi recenti, sull’idea che non cadono dal cielo ma che sono frutto delle nostre responsabilità! Quelle di tutti noi! Nessuno escluso!
Dobbiamo sentirci responsabili di tante morti che potevano essere evitate, le politiche sbagliate e gli interessi personali di alcuni partiti, che, a tutt’oggi, preferiscono cavalcare il malcontento: “vengono prima gli italiani”, senza il minimo pudore e sentendosi fieri di sbandierare il loro nazionalismo, come sciacalli sulle loro prede già morte… a loro voglio ricordare l’articolo 3 della nostra Costituzione. Alcuni miei allievi di 5 elementare, di recente, lo hanno commentato così: “l’articolo 3 è una forma di giustizia e di pace per tutti!” “È bello sapere che c’è un articolo in Italia che protegge ogni cittadino, senza discriminazioni!” “Secondo me l’articolo 3 della Costituzione italiana è molto civile ed è dalla parte di tutti!”. “Questo articolo è molto bello perché ci fa capire che non bisogna giudicare gli altri!” “Secondo me l’articolo 3 dovrebbe far riflettere tutte quelle persone che si credono superiori ad altre!”ecc…Non mi sembra necessario aggiungere altro, tranne che, votando gli sciacalli, possiamo ottenere solo cadaveri!
Questa forma di sciacallaggio si sta espandendo come un’epidemia: uomini che uccidono altri uomini, scuole e interi territori che crollano… e sapete di cosa discutiamo? Se bisognava fare quel flash mob o quello sciopero, piuttosto che quell’altro, se bisogna convergere in una data comune per scioperare (come se fosse una domanda da porsi!), se è giusto fare le prove, già la parola “prova”, alle elementari poi, mi sembra del tutto in antitesi con il lavoro didattico, mi auguro che qualche sprazzo di pedagogia sia arrivato a quegli insegnanti che le sostengono, almeno durante i corsi di formazione, ah, già! Anche quelli sono dentro il turbinio dello sciacallaggio!…
Io penso che sia giusto stare insieme! La forma non m’ interessa e se posso attivarmi, per contagiare chiunque intorno a me, lo faccio con il senso di responsabilità che ci deve appartenere in questo momento! Insistendo, fuori da ogni pregiudizio, rispettando posizioni diverse dalle mie, ma sempre parlando e ascoltando, cercando di stare lontano da facili protagonismi! La specie umana si è evoluta attraverso la cultura, che porta al sentimento di fratellanza, abbiamo il dovere di proteggere la nostra specie soprattutto attraverso il diritto di tutti all’istruzione, altrimenti governerà la cattiveria, sorella dell’ignoranza, e l’essere umano regredirà allo stadio primitivo!
Quindi ognuno si assuma le proprie responsabilità: come insegnanti, come genitori, studenti, legislatori, cittadini….Ognuno di noi, adesso più che mai, determinerà il futuro di intere generazioni!
L’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, alcuni bambini scrissero una fiaba, ne fecero tante copie colorate per regalarle ai passanti durante una delle tante sfilate celebrative, finisce così:
“Un giorno sarebbe bello festeggiare la Terra, con tutti i suoi colori, suoni, mari, oceani, montagne, foreste, laghi e fiumi…Quella sì sarebbe una grande occasione: l’unione di un’intera popolazione!”