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Caro scuola, si evita se si insegna ai figli a riutilizzare i materiali? “Istruzione vista come costo e non investimento”

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In questi giorni precedenti al ritorno a scuola è tornato puntualissimo il dibattito in merito al caro scuola: da anni in questo periodo dell’anno si fa riferimento alla stangata, a livello economico, che si abbatte sulle famiglie che devono acquistare il materiale scolastico per i figli, il cui costo pare aumentare di anno in anno vertiginosamente.

Caro scuola, i dati

Il monitoraggio effettuato dall’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori mostra come i costi del materiale scolastico registrano un rincaro medio del +6,6% rispetto al 2023. Complessivamente la spesa per il corredo scolastico (più i “ricambi”) ammonterà quest’anno a circa 647,00 euro per ciascun alunno. Lo riporta Adnkronos.

Le voci più care si confermano quelle relative allo zaino, specialmente se si sceglie la versione trolley, per evitare di portare sulle spalle pesi eccessivi, oppure la versione hi-tech, con tanto di power bank integrato, per poter ricaricare i propri dispositivi. L’Osservatorio ricorda come l’acquisto online permette di risparmiare fino al 20% rispetto alle cartolibrerie e il 2% rispetto all’acquisto presso la GDO.

Ma anche i libri di testo sono un tasto particolarmente dolente, come ogni anno: per ogni studente in media si spenderanno 591,44 euro per i testi obbligatori + 2 dizionari. La variazione rispetto al 2023 è del +18%.

Federconsumatori osserva come quest’anno aumentano notevolmente i costi relativi ai testi delle scuole superiori di secondo grado, mentre segnano una discesa quelli relativi alle medie. Le spese sono particolarmente alte per gli alunni delle classi prime, nel dettaglio: uno studente di prima media spenderà mediamente per i libri di testo + 2 dizionari 461,81 euro (con un calo del -5,4% rispetto allo scorso anno). A tali spese vanno aggiunti 647,00 euro per il corredo scolastico e i ricambi durante l’intero anno, per un totale di 1.108,81 euro. Un ragazzo di prima liceo spenderà per i libri di testo + 4 dizionari 715,30 euro (+3% rispetto allo scorso anno) e 647,00 euro per il corredo scolastico e i ricambi, per un totale di ben 1.362,30 euro.

Caro scuola, la soluzione

Inutile dire che si è aperto un ampio dibattito sui social e sui media tradizionali. A Morning News, programma di Canale5, si è discusso del fatto che i bambini non andrebbero viziati e non bisogna comprare loro per forza materiale griffato, anzi; se possibile, per evitare i consumi e insegnare il valore degli oggetti ai più piccoli, sarebbe meglio cercare di riutilizzare quanto è stato usato gli anni precedenti.

“La scuola viene vista come un costo e non come un investimento”, ha detto la giornalista Janina Landau.

“Spesso c’è disinformazione, ci sono fondi, magari regionali, che non riusciamo ad attivare o a spendere. Anche spiegare ai bambini che forse qualcosa possono custodirla per anni è un bel messaggio”, ha detto l’opinionista Sara Manfuso.

“Ok che ci sono stati gli aumenti ma una mamma che mi dice che deve prendere tutto nuovo per un bambino che va in 2° elementare mi sembra un po’ troppo. Lo zaino si prende in 1° e lo si porta almeno fino alla 4°/5°”, ha scritto un’utente su X.