Sul parere espresso dal CSPI in merito alle nuove Linee Guida sull’educazione civica si sta scatenando un vero e proprio scontro linguistico degno forse di miglior causa.
Il CSPI scrive precisamente: “In relazione alle numerose e rilevanti criticità evidenziate e alle osservazioni formulate, il CSPI non può esprimere un parere favorevole sullo schema di decreto in oggetto e invita l’Amministrazione a rivederlo alla luce delle argomentazioni fin qui illustrate”.
Le interpretazioni, però, divergono.
Secondo Gianna Fracassi, segretaria generale di Flc-Cgil, “il parere suona come una solenne bocciatura rispetto ad una visione ideologica e arretrata della scuola pubblica”; lo stesso sindacato aggiunge che il CSPI ha espresso “un giudizio drasticamente negativo sul provvedimento invitando il Ministro a rivedere interamente il testo”.
Diametralmente opposta la lettura della sottosegretaria Paola Frassinetti: “Relativamente alle linee guida dell’educazione civica non c’è stata alcuna bocciatura da parte del CSPI. Spiace che la Cgil mistifichi in questo modo i fatti”.
“Il CSPI – aggiunge la sottosegretaria – si è limitato a chiedere alcune modifiche alle Linee guida sulla cittadinanza, deliberando una richiesta di integrazione senza esprimere parere favorevole fino all’accoglimento delle modifiche suggerite”.
“In questa normale interlocuzione – conclude Frassinetti – il Ministero valuterà quali proposte accogliere delle indicazioni provenienti dal CSPI”.
Al di là di questa diatriba linguistica, c’è ora da aspettarsi che il testo delle Linee Guida inviato al CSPI venga comunque rivisto e migliorato, come peraltro fanno pensare le dichiarazioni di Paola Frassinetti.
Si tratta però di capire se al Ministero avranno ancora il tempo di intervenire sul documento in modo da pubblicare le Linee Guida entro la fine di agosto o se si deciderà di farlo con più calma rinviando l’uscita al mese di settembre.