Home Attualità Il paradosso: due concorsi vinti, ma sono ancora precario

Il paradosso: due concorsi vinti, ma sono ancora precario

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Sono un giovane insegnante tecnico pratico di 25 anni laureato in Giurisprudenza e vincitore di due concorsi scuola: Ordinario 2020 per la Regione Sicilia e Ordinario PNRR 2023 per la Regione Puglia classe di concorso B024 Laboratorio di Scienze e Tecnologie Nautiche. 

Nonostante la mia giovane età, ho alle spalle già tre anni di insegnamento come supplente presso vari istituti superiori della provincia di Bari, uno fra tutti l’istituto Nautico Caracciolo di Bari, stesso istituto dove mi sono diplomato nel 2017 con il massimo dei voti. Scrivo a voi per far sentire la mia voce e quella di tanti docenti che subiscono tale situazione paradossale (vi assicuro che non sono l’unico).

Nonostante io abbia vinto due concorsi rientrando nei posti messi a bando, risulto ad oggi disoccupato nella speranza di riuscire ad ottenere qualche supplenza. 
Questo perché alcuni posti messi a concorso nel 2020 in Sicilia e l’unico posto nel 2023 in Puglia sono/è magicamente scomparsi/o nei meandri degli Uffici scolastici Regionali. 

Descrivo bene la situazione:

  • Per il concorso ordinario 2020 risultavo essere in ottava posizione su 7 posti messi a bando nella Regione Sicilia, ma in seguito alla rinuncia di assunzione dei primi due candidati risulto essere sesto per scorrimento, quindi vincitore a tutti gli effetti.  Su 7 posti messi a bando per la cdc B024 solo 3 sono stati assegnati nella scorsa tornata di immissioni in ruolo, gli altri 4 sono scomparsi poiché sono stati assegnati negli scorsi anni agli idonei del concorso straordinario 2020, con la promessa di restituzione all’ordinario 2020 negli anni seguenti prevista da decreto ministeriale. Tale restituzione però non è mai avvenuta. Infatti quest’anno per la medesima CDC in Sicilia era disponibile un posto in provincia di Agrigento, non assegnato poichè il decreto ministeriale per le immissioni in ruolo del 2024/25 prevede che se sono presenti uno o più docenti sovrannumerari in altre province della stessa regione, tale posto disponibile non va dato alle immissioni in ruolo ma assorbito e dato a supplenza. Quindi siccome in Sicilia ci sono 2 sovrannumerari sulla provincia(Palermo e Messina) in quella CDC nessuna immissione in ruolo sarà possibile quest anno e sicuramente negli anni prossimi. In quanto devono liberarsi altri tre posti nella regione per poter assumere un altro docente dalla GM2020. 
  • Per il Concorso Ordinario 2023 Regione Puglia, risulto essere vincitore dell’unico posto messo a bando per la CDC B024.  Anche tale posto però risulta essere scomparso o forse mai esistito o forse esistente ma non fatto comparire. Infatti da mie recentissime indagini sugli organici di ogni provincia di Puglia, nella provincia di Bari se vado a sommare gli spezzoni di due scuole che distano circa 30km l’una dall’altra, risultano essere disponibili circa 20 ore cosi composte (9h+6h+5h al serale della stessa scuola). Quindi la cattedra (orario esterna diverso comune) ci sarebbe, ma è stata distratta (non unendo gli spezzoni) per non assegnarla al concorso e continuare ad alimentare il precariato.  L’USR interpellato, non risponde alle Pec di diffida e alle richieste di appuntamento con il direttore generale. 

Tra l’altro la mia CDC essendo molto specifica è presente solo e soltanto negli Istituti Tecnici Nautici Trasporti e Logistica, quindi i pensionamenti, quando presenti, si contano sulle dita di una mano . 
Questo è il merito che merito? 
Continuare a fare concorsi con posti inesistenti?

Caro Ministro, tolga la parola “merito” dalla denominazione del suo Ministero perché in esso, tutto è presente tranne che il merito! 
Sono stanco di subire tutte queste angherie. 
Senza il sostegno economico e morale dei miei genitori, dove sarei finito? 
Perché noi giovani dobbiamo subire tutto questo? Non possiamo permetterci di pensare al futuro con tranquillità. Come si può costruire una famiglia se il lavoro in Italia è così precario? 

Qualcuno deve assumersi le responsabilità di tali errori e rimediare! 

Stefano Difonso