Un uomo di 46 anni, educatore, considerato “il peggior pedofilo della storia d’Australia” è stato arrestato dopo aver ammesso di aver commesso abusi su minorenni e di averli filmati e fotografati. I reati contro minori che ha confessato di aver messo in atto sono addirittura 307.
La sua storia è stata raccontata da La Repubblica e Il Post. L’uomo, purtroppo, avrebbe lavorato, tra il 2013 e il 2014, in una scuola della Toscana. Non si sa bene in quale struttura; si ipotizza una scuola internazionale che sarebbe chiusa da diversi anni. Nell’istituto andavano bambini e bambine di età compresa tra tre e dodici anni.
I reati
Le accuse a carico dell’uomo includono 190 episodi di comportamento illecito e indecente verso bambini con età inferiore ai dodici anni che lui aveva sotto la sua custodia, si parla anche di 28 capi di imputazione per stupro e di 67 capi di imputazione per produzione di materiale di sfruttamento minorile.
Le indagini nei suoi confronti sono partite nel 2014 ma hanno avuto una svolta nel 2022. Dieci anni fa nel dark web vennero trovati video e foto di abusi sessuali, ma non si riuscì a dare un nome al pedofilo. A inchiodarlo è stato un dettaglio: un particolare tipo di lenzuolo. Da lì si è risaliti a lui.
La storia sta avendo grande eco
La polizia federale australiana ritiene che abbia registrato tutto sui telefoni. Lo avrebbe fatto nella prima esperienza di Brisbane tra il 2007 e il 2013 e poi a Sydney tra il 2014e il 2017 e di nuovo a Brisbane nel quadriennio 2018-2022. La polizia tempo addietro aveva parlato anche di produzione e distribuzione di materiale pedopornografico in un paese straniero, e nelle ultime ore è emerso che si trattava dell’Italia e di Pisa.
Molte le famiglie australiane coinvolte nel processo, si parla di circa sessanta nomi di bambine – non resi noti per la privacy. Per lunghi anni è stato il pedofilo più ricercato nel suo paese, per questo il caso ha avuto e sta avendo un fortissimo impatto in Australia. Secondo la polizia, avrebbe compiuto abusi anche mentre lavorava in Italia.