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Manifestazione docenti sostegno davanti al Ministero. Stop alla precarietà e graduatoria permanente. Presenti anche i sindacati

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Il Cds, Comitato docenti di sostegno e i comitati dei genitori degli studenti con disabilità hanno organizzato una manifestazione per oggi, 4 settembre, dalle 15:00 alle 19:00, presso il ministero dell’Istruzione a Roma.

Una protesta contro le politiche educative del ministro Valditara, considerate inadeguate per garantire un’istruzione di qualità inclusiva. Tra i principali punti sollevati: la precarietà dei docenti di sostegno (con gravi conseguenze sulla continuità didattica), la richiesta di una graduatoria permanente per il reclutamento dei docenti di sostegno, la formazione gratuita per i docenti, il blocco dell’immissione “a pettine” nelle Gps dei titoli in attesa di riconoscimento di equipollenza sia esteri che corsi Indire e la riconsiderazione dei punteggi per titoli e abilitazioni, per appianare le disparità create.

Presenti anche i sindacati

A partecipare alla manifestazione non solo i docenti di sostegno e i genitori degli studenti disabili ma anche i sindacati.

La Flc Cgil parteciperà con una delegazione e afferma: “Ribadiamo la nostra contrarietà all’inserimento a pettine nelle GPS dei docenti con titolo di specializzazione conseguito all’estero ma non validato attraverso le previste procedure di riconoscimento. Chiediamo che venga implementata l’offerta formativa delle università relativamente ai TFA sostegno e tarata sull’effettivo fabbisogno del sistema scolastico, abbassando i costi a carico dei docenti. Ma, soprattutto – continua il sindacato – , chiediamo che vengano convertite in organico di diritto le decine di migliaia di posti ‘in deroga’ e che su di essi vengano disposte le immissioni in ruolo”. “Tutte le alunne e gli alunni, ancor più quelli con disabilità, hanno diritto a percorsi scolastici di alto livello. Questi non saranno certamente garantiti dalla conferma dei supplenti a richiesta delle famiglie, con l’unico risultato di prorogare la precarietà, ma da una formazione qualificata e dalla stabilizzazione dei docenti”.

Anche la Gilda degli Insegnanti sarà presente. “Per risolvere il problema della stabilizzazione del personale qualificato, abbattere la piaga del precariato e dare continuità didattica specializzata, sarebbe opportuno – spiega il sindacato – convertire il più possibile i posti di fatto che intervengono in deroga in posti di diritto su cui assumere stabilmente in ruolo poiché ad oggi i 3/4 dei docenti specializzati sono precari. Altro punto fondamentale riguarda la formazione professionale specializzata sul sostegno spesso legata al tema della mercificazione del titolo di accesso, e dunque per evitare che il docente ricorra a enti esteri, talvolta non accreditati, che rilasciano titoli fasulli o difficilmente riconoscibili a prezzi esorbitanti, bisognerebbe aumentare e rendere accessibili a tutti gli insegnanti curriculari interessati i corsi di specializzazione TFA evitando i test di accesso e il numero chiuso ab origine”.

Non mancherà nemmeno la Uil Scuola Rua che condivide le ragioni e afferma: “Bisogna invece garantire docenti specializzati a tutti gli alunni con disabilità e reclutati per diritto di graduatoria. Va superata l’attuale cattiva consuetudine di conseguire titoli all’estero, una scorciatoia che genera fratture tra il personale precario. Ulteriore obiettivo della nostra azione è l’apertura delle GPS nel 2025 per consentire ai docenti specializzati e ai triennalisti di inserire il titolo abilitante eventualmente conseguito”