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Intelligenza artificiale a scuola, Valditara: “Il cellulare non ha efficacia didattica, l’IA aiuta i docenti e facilita l’apprendimento”

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Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara oggi, 11 settembre, ha rilasciato un’intervista a TgCom24 in cui ha parlato delle varie novità relative all’inizio dell’anno scolastico. Ecco di cosa si è parlato.

Intanto Valditara ha parlato della riforma degli istituti tecnici professionali: “La riforma va nella direzione delle migliori esperienze europee. Per portare concretezza è prevista la presenza di imprenditori. Più alternanza scuola lavoro, per trovare posti di lavoro soddisfacenti e ben remunerati. Le imprese cercano lavoratori qualificati e non li trovano, è uno spreco. Poi c’è la disoccupazione”.

Il numero uno del dicastero di Viale Trastevere ha poi discusso dell’argomento della settimana, ossia la sperimentazione con l’intelligenza artificiale in alcune scuole, legandolo alla lettera di pedagogisti e vip contro l’uso del cellulare a scuola: “Intanto noi ci siamo fatti carico di un’emergenza: ieri c’è stato l’appello dei pedagogisti e noi ci siamo fatti carico di un problema in anticipo, con il divieto del cellulare fino alla terza media. Diverso il discorso dell’IA e degli assistenti virtuali che possono facilitare l’apprendimento e aiutare i docenti ad individuare una maggiore personalizzazione della didattica. L’IA potrà suggerire gli esercizi più efficaci per il recupero di alcune materie”.

“L’IA potrà valorizzare le potenzialità. Iniziamo da quattro regioni. Se andrà bene la estenderemo su tutto il territorio nazionale. Non c’è contraddizione, un conto è il cellulare, che non ha efficacia didattica, e un conto è l’IA, gli assistenti virtuali, che facilitano l’apprendimento”.

“Se un ragazzo aggredisce qualcuno non sta a casa”

E, sulla riforma del voto in condotta: “Dobbiamo ridare autorevolezza ai docenti e ripristinare la cultura del rispetto. Da qui la riforma del voto in condotta che verrà approvata alla Camera tra pochi giorni. Si ridà valore e centralità al comportamento. Se un ragazzo aggredisce qualcuno non sta a casa, che è un premio, ma ci sarà più scuola”.

E, sulla difesa dei docenti dall’Avvocatura di Stato: “L’idea mi è venuta dopo il caso della docente di Rovigo che doveva pure pagarsi i legali”.

Nuove linee guida Educazione Civica, Valditara: “Al centro c’è la persona”

Valditara ha anche parlato delle linee guida di Educazione Civica: “Al centro c’è la persona, la cultura del rispetto, la responsabilità individuale, l’eguaglianza, la solidarietà, la libertà, ma anche l’iniziativa economica privata, l’impresa. La lotta alla povertà si vince producendo ricchezza”.

“Poi c’è l’amore verso la patria, il senso di appartenenza alla comunità, che non è nazionalismo. Questo anche per integrare gli stranieri e includersi”.

“Un augurio di cuore a tutto il personale della scuola che svolge un ruolo incomiabile. Le mie energie sono dedicate a far sì che si ritrovi l’entusiasmo a partire dai nostri giovani. Io trovo giovani meravigliosi nelle scuole. Valorizzando i loro talenti e riaccenendo l’entusiasmo si sconfigge la depressione, la dispersione scolastica”, ha concluso.