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Concorsi, Vecchioni: “Basta quiz, sì a prove vive con il docente in classe. Non importa quanto si sa, ma come lo si trasmette”

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L’ex docente e cantante Roberto Vecchioni, ospite fisso a In Altre Parole, programma condotto da Massimo Gramellini su La7, ha parlato di stipendi degli insegnanti discutendo in merito al caso di un docente precario di 45 anni che ha superato vari concorsi ma che ancora non ha una cattedra ed è costretto a chiedere soldi ai genitori.

“Quello che sta succedendo è una vergogna”

Vecchioni è stato durissimo: “Quello che sta succedendo è una vergogna. Non sono solo di parte, questa vergogna della scuola non è solo questione di questo momento. Ai miei tempi i precari erano di meno perché eravamo di meno noi docenti. Adesso c’è un nubifragio di precari”.

Il cantautore ha anche suggerito un modo per cambiare il sistema di reclutamento dei docenti: “Quando si vince il concorso si deve dare il posto, non si può stare lì a tergiversare, è molto faticoso. Basta fare i concorsi con quiz e temini. Si deve fare una prova viva, si deve mettere un docente davanti ad una scolaresca e farlo parlare. Non è importante quanto un insegnante sa, ma come lo trasmette. Questo è l’importante della scuola”.

“Concorso Pnrr 2? Mi sentirei umiliato”

“Sono un precario storico decennale. Ho superato quasi tre concorsi, ma non ho una cattedra e quest’anno non mi hanno ancora convocato per le supplenze”, ha raccontato il docente in questione qualche giorno fa. Ecco il suo punteggio ottenuto nello scorso concorso: “Per le medie 88 allo scritto e 94 all’orale: più di 202, considerando i titoli. Ma sono stato superato da riservisti con voto più basso. Al concorso per le superiori devo ancora sostenere l’orale, ma con dieci anni di servizio il punteggio dovrebbe essere più alto”.

Il docente non vuole sostenere il concorso Pnrr 2: “Ho la repulsione solo a sentirne parlare. Non ha senso ripetere una prova fatta cinque mesi fa, ci ritroveremmo a studiare di nuovo degli argomenti su cui siamo già stati esaminati. Questi concorsi non hanno lo scopo di stabilizzare i precari, altrimenti le graduatorie sarebbero ad esaurimento. Mi sentirei umiliato per la quarta volta”.

“Anche due anni fa la mia prova e quella di tutti gli altri idonei al concorso straordinario 2020 era stata cestinata. Dal 2012, quando ho iniziato a insegnare, non ci sono stati concorsi per otto anni, poi la ministra Azzolina ha dato il via a queste modalità scellerate di reclutamento. Da allora mi ritrovo senza una cattedra, quest’anno per giunta senza una supplenza”, ha aggiunto.