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WhatsApp e sms abbreviano parole ed espressività, Mattarella ai giovani: non omologatevi, pensate in proprio, occhio all’intelligenza artificiale

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Pensate in proprio, vivete anche in lentezza ma non nell’inerzia, riflettete prima di schierarvi in modo manicheo con un sì o con un no. In sostanza, sfuggite dall’omologazione. L’invito ai giovani arriva dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella: giunto a Piacenza, per i 220 anni del Teatro Municipale, il Capo dello Stato ha chiuso il Festival del Pensare contemporaneo partecipando alla cerimonia in cui protagonisti erano dei ragazzi di scuola superiore di tutta Italia che in settimana hanno scritto le loro “lettere di futuro” al presidente.

Mattarella, accolto da un lungo applauso di circa 350 ragazzi, ha voluto leggere le loro lettere prima di arrivare a Piacenza, questa mattina al Quirinale.

Ha citato Max Weber ma anche, riporta la cronista dell’Ansa, Milan Kundera e lo scienziato italiano Lamberto Maffei.

Il sociologo Max Weber ha scritto: ‘il possibile non verrebbe raggiunto se non si tentasse sempre l’impossibile’ – ha scandito dal palco nel Salone monumentale di Palazzo Gotico – Essere realisti è la parola più polisenso, ambigua ed anche ingannevole che si possa immaginare. Anche perché ogni fatto viene vissuto da ciascuno in base alla propria esperienza. La rappresentazione dei fatti è condizionata dagli interessi di chi la promuove e si ritrova ad esempio nelle fake news… Per questo pensare in proprio è fondamentale ed occorre avere responsabilità”.

Dopo l’inno nazionale, il Va Pensiero di Giuseppe Verdi. Nel programma omaggi a Puccini e a Morricone affidati al violino di Alessandro Quarta e alla voce di Amii Stewart.

Quindi, il Capo dello Stato ha incitato gli studenti al dubbio, al pensiero profondo: “Con l’intelligenza artificiale c’è il rischio di omologazione, basti pensare al frequente conformismo dei social, agli sms in forme abbreviate che tagliano l’espressività o al modo di esprimersi riducendo parole o intere frasi a poche sillabe”.

Mattarella ha parlato esplicitamente del “rischio di omologarsi”: per superarlo “occorre che il genere umano difenda l’unicità della sua mente”.

Quindi ha proposto l’invito ad “avere rispetto del proprio tempo”, pur senza indugiare nell’inerzia. Ha sottolineato l’unicità, l’irripetibilità della mente umana, dell’essere umano, davanti alle straordinarie potenzialità delle tecnologie di intelligenza artificiale.

Per ultimo, ma non per importanza, si è soffermato sul rapporto con la Terra e le sue risorse, che non sono infinite. “Mi è piaciuto l’esempio che avete fatto della ‘farfalla di Tokyo’: c’è in esso un richiamo all’imprevedibilità degli eventi ma anche all’imprevedibilità che è una meraviglia della vita che va raccolta – ha concluso Mattarella – continuate a battere le ali!”.

Durante l’iniziativa di Piacenza sono stati proiettati dei video e degli interventi sui laboratori organizzati nell’ambito del Festival, con lo sport tra i temi più toccati.

Al presidente i ragazzi hanno rivolto dei pensieri con delle lettere. L’appuntamento – col contributo del ministero dell’Istruzione e del Merito – è il culmine dei laboratori di didattica esperienziale – legati dal filo conduttore del Festival, “Vivere la meraviglia, tra stupore e spavento”.

Sono stati coinvolti 35 istituti provenienti da 13 regioni. Tra loro nove scuole piacentine che hanno seguito il percorso “Immaginare il contemporaneo” scrivendo otto “lettere di futuro” indirizzate al Capo dello Stato.