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Nomine Gps, valutazione dei titoli: disparità tra i vari Atp, come porre rimedio? Risponde l’esperto

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Nel corso della diretta della Tecnica risponde live di giovedì 19 settembre sulle nomine Gps e l’algoritmo, l’esperto di normativa scolastica prof. Lucio Ficara ha parlato del seguente tema:

“Molta confusione riguardo la valutazione dei titoli, come porre rimedio alle diverse decisioni prese dai vari uffici scolastici?”

“Per quanto riguarda il discorso dei titoli ne sentiamo di tutti i colori, un titolo che può andare bene per l’Atp di Milano magari non va bene per quello di Catania o per quello di Reggio Calabria e magari invece viene valutato pienamente per l’Atp di Firenze o di Bologna o viceversa”.

“Questo metodo di valutazione molto soggettiva che non mette dei paletti rigidi e oggettivi per tutti gli Atp d’Italia, genera delle situazioni che poi all’atto dei trasferimenti da una provincia all’altra determina delle situazioni particolari, ovvero che a parità di titoli alcuni aspiranti ce l’hanno valutato, altri invece no. Una cosa che non va bene. Il modello che è stato pensato per la certificazione di alfabetizzazione digitale per quello che riguarda la terza fascia ATA, cioè di una certificazione inserita nel sistema nell’archivio di Accredia e che garantisca il valore della certificazione potrebbe essere un modello da utilizzare per tutti i titoli. Le certificazioni non possono essere lasciate alla convalida di una scuola”.

“Noi abbiamo 8.000 scuole e ci sono situazioni di scuole che convalidano e di scuole che respingono lo stesso titolo e questo diventa discriminante rispetto alle situazioni pari che invece vengono valutate diversamente, per cui il consiglio che do al ministero dell’Istruzione del Merito è mettere ordine in questa tipologia di certificazione e garantire un accreditamento della certificazione registrato come Accredia, in dei canali di registrazione nazionali, in modo tale che il sistema riconosca quella certificazione come una certificazione da valutare e le certificazioni che non sono accreditate da non valutare, in modo da mettere ordine e oggettività nella valutazione dei titoli, perché ormai il proliferare dei titoli che sono non solo presi attraverso le università fisiche ma anche in quelle telematiche, comunque in qualsiasi associazione anche privata che emana titoli, determinano una selva oscura e questo non giova al sistema perché crea disparità”.

“Rispetto a questa situazione il Ministero dovrebbe intervenire a mettere ordine e fare in modo che ci siano dei registri come il registro Accredia che consideri alcuni titoli accreditabili e altri invece no, in modo tale che chi acquisisce il titolo accreditato avrà la valutazione, chi invece ha un titolo che non è accreditato valutazione non ne ha.”

“Questo ha funzionato molto bene per il titolo di alfabetizzazione digitale, per quanto riguarda la terza fascia ATA”.