Una storia incredibile che sta coinvolgendo alcuni minori di tutta Italia. A causa di una challenge social, una giovane di 14 anni è rimasta incinta dopo aver partecipato a una roulette russa del sesso. Il “gioco”, se così può essere definito, sull’intrattenere rapporti sessuali non protetti tra coetanei sfidando la sorte. Perde chi rimane incinta.
Secondo quanto riporta Repubblica, è stata proprio l’avvocatessa della ragazza: “Quando ho chiesto alla ragazza se il padre fosse a conoscenza della gravidanza, la ragazza mi ha risposto di non sapere chi fosse il padre, perché è il figlio di una Sex Roulette. È la prima volta che a Roma sento il caso di una ragazza così piccola rimasta incinta a causa di questa sfida maledetta, ma ritengo possibile che per pudore o timore da parte delle famiglie ci sia la tendenza nascondere altri eventuali episodi simili. Quindi c’è la possibilità che ci siano altri casi“.
E ha anche aggiunto: “Questi ragazzi sono afflitti da una dualità comportamentale: la prima corre sui social ed è fittizia mentre la seconda corre sulla realtà della vita vera. Il problema è che non riescono sempre a distinguere la prima dalla seconda. Sta agli adulti dare a loro una rotta sicura”.
Come funziona la challenge?
La sfida inizia quando si viene aggiunti in chat private su Telegram o Whatsapp e dopo aver stabilito un appuntamento inizia tutto. Giovani sconosciuti, con il volto coperto, iniziano a fare sesso. Vince chi torna a casa senza rimanere incinta. Ma ciò che si sottovaluta non è solo l’impatto di una gravidanza non voluta, ma anche la possibilità di essere contagiati da malattie sessualmente trasmissibili. Una sfida che è tutto tranne che un gioco.
I commenti del web
Ovviamente non sono mancati i commenti su quanto accaduto. Da X ne riportiamo qualcuno:
“Sono basita…non avevo mai sento parlare di questa cosa. Non so se ridere o piangere, se resti incinta perdi, altrimenti cosa avrebbe vinto? Ma che cavolo di famiglie hanno sti giovani ? insegnare in famiglia e a scuola l’educazione sessuale, il rispetto di sé stessi… ecco”.
“Problema 1: “eh ma l’educazione sessuale è roba per accoliti di satana, giammai nelle scuole”. Meglio il web, vero? Problema 2: il disagio in generale. A 14 anni fai la challenge del sesso con gente mai vista? E a 40 che faranno?”
“Io mi pongo sempre la stessa domanda: ma i genitori cosa fanno? L’hanno capito che dentro quei cellulari c’è un mondo pericolosissimo e a 14 anni non si ha la capacità di difendersi adeguatamente dalle insidie?!”