Un’antica quanto nobile presunzione di didattica è quella di fare scuola, relativamente a tutte le materie, portando il cinema in classe. I film che fecero la storia, non solo del cinematografo ma anche della vita e delle vicende umane.
E su questa particolare forma di insegnamento molto si è scritto e molti docenti ogni giorno affrontano parti o frazioni della loro materia proponendo film ai loro alunni, consapevoli del fatto che le immagini, le storie raccontate sul grande schermo, possono aiutare non poco alla gestione di una cultura più piena e consapevole.
Ora ad accompagnare i prof su questo caratteristico “bosco narrativo”, come avrebbe detto Umberto Eco, ci pensa il libro di Manlio Castagna, “Con occhi nuovi. Integrare i film nella didattica della scuola secondaria”, Erckson, 17,50 €.
Che è un testo molto suggestivo, con una buona iconografia e una robusta filmografia, e che accompagna i suoi lettori in un viaggio alla scoperta del cinema, con l’obiettivo di portare tra i banchi il piacere di guardare i film e di un utilizzarli in maniera più informata nella formazione scolastica, intrecciandoli con le discipline che si studiano alla scuola secondaria.
Da sottolineare pure il fatto che il testo, per ogni pellicola, suggerisce immediate e semplici attività didattiche da svolgere insieme agli alunni per capire meglio i film… e apprendere qualcosa di nuovo.
Infatti, il cinema è per certi versi una sorta di grandiosa nave del tempo che porta i suoi fruitori ad andare oltre da sé, verso mondi e universi che abbracciano tutto ciò che l’uomo nella sua immaginazione o nella realtà del suo tempo ha creato e distrutto, inventato e sperimentato, osato e provato sul campo e pure nella fantasia più battagliera.
Fra l’altro, Manlio Castagna, scrittore, regista, sceneggiatore e critico cinematografico, mostra come i film, tante volte usati solo per riempire le “ore buche”, possano entrare nelle scuole dall’ingresso principale e diventare una risorsa per riempire la mente e il cuore di studentesse e studenti. Il volume, oltre a presentare in modo completo ma accessibile la storia, le tecniche e le professioni del cinema, che sono un altro modo per avvicinare le nuove generazioni verso questo suggestivo mondo, suggerisce immediate e semplici attività didattiche da svolgere in classe.
E a tale scopo riesce a intrecciare i programmi delle varie discipline che si insegnano nella scuola secondaria alle trame dei film in modo da aiutare alunni e alunne a discostarsi dalla realtà e dalla monotonia delle lezioni frontali. Ma appare pure un modo alternativo, ma non secondario, per apprendere in modo diverso un concetto, un evento, una storia solitamente scritta nero su bianco.